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09/12/2019
di Lorenzo Mosciatti

Pubblicità, le stime di Zenith: in Italia mercato 2019 a -0,2%

Il digital registra un trend superiore al +7%, mentre la spesa televisiva dovrebbe diminuire di circa il 3,1%

Zenith stima per l'Italia un mercato pubblicitario 2019 in leggero calo rispetto al 2018 (-0,2%). Lo si evince dal report Advertising Expenditure Forecasts, pubblicato oggi e contenente le stime sull'andamento dell'advertising in tutto il mondo (leggi qui l'articolo sulle previsioni globali). La società ha dunque abbassato ancora una volta le sue previsioni sull'andamento degli investimenti pubblicitari nel nostro paese. A settembre la stima era infatti positiva (+0,3%). “Le decrescite di tv e stampa da una parte e il segno più di digital, radio e out of home dall’altra, fanno archiviare un 2019 in segno leggermente negativo”, dichiara Andrea Di Fonzo, Ceo di Zenith Italy. “Siamo però positivi per il 2020. Molti nuovi brand sono infatti entrati nel mondo della comunicazione, giovani startup italiane e non, e stanno dunque portando risorse fresche. Il mondo ecommerce ed e-retail è particolarmente attivo e cresce in investimenti dando nuova spinta al mercato. In questo scenario, il mercato richiede una trasformazione nelle risposte da parte di agenzie e publisher verso modelli più dinamici in grado di intercettare e rispondere alle esigenze di crescita dei business”. Analizzando i singoli mezzi, il digital continua a rappresentare il motore di crescita del mercato registrando un trend superiore al +7%, trainato da Google, Facebook e Amazon. La spesa televisiva dovrebbe diminuire di circa il 3,1% a causa della mancanza di grandi eventi sportivi. La stampa, sia quotidiana sia periodica, vedrà diminuire la spesa pubblicitaria anche quest'anno (-9% per i quotidiani e -11,9% pe ri periodici). Dopo l'impressionante performance del 2018 (+5,5%), la radio manterrà mantenere il trend positivo anche nel 2019 (+2%) grazie alla capacità del mezzo di raggiungere un pubblico in movimento. Bene anche il cinema, con un aumento degli investimenti del 4,2%, e l'out of home, a a +1,5%.

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