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16/03/2020

Il video on demand online ormai incassa più del cinema

I contenuti video online hanno raggiunto quota 48,7 miliardi di dollari nel 2019, mentre il cinema non è andato oltre i 42,2 miliardi

Nel mondo la spesa per i servizi di video on demand online ha ormai superato quella per andare al cinema. Secondo i dati della Motion Picture Association, rielaborati da Warc, i contenuti video digitali hanno raggiunto quota 48,7 miliardi di dollari nel 2019, mentre il cinema non è andato oltre i 42,2 miliardi. Tra il 2015 e il 2019, rivela l’associazione, la spesa per i contenuti video online è quasi triplicata (+193,4%), mentre quella per il cinema è aumentata del 7,9%. Un divario che dovrebbe ampliarsi ancora di più nel 2020, considerando che il Coronavirus incoraggerà i consumatori a passare più tempo a casa e, dunque, ad usufruire maggiormente dei servizi di streaming a scapito delle sale cinematografiche. Gli Stati Uniti rappresentano oggi il mercato più importante per il mercato del video on demand online, con una spesa dei consumatori di 2,5 miliardi di dollari, pari al 42,1% del totale. Nel resto del mondo però il trend è in forte ascesa con una spesa, sempre nel periodo 2015-1019, più che triplicata (+266.2%) a quota 28,2 miliardi. In ambito pubblicitario, spiega Warc, il cinema rimane comunque un media in grado di contrastare l’avanzata del digitale con performance infatti migliori di quelle di altri mezzi. Le sale offrono infatti un ambiente emotivamente coinvolgente che attira in particolare la fascia di 16-34enni, e a cui i marchi prestando dunque attenzione. Nonostante ciò, la crescita dei servizi di streaming a pagamento rappresenta una sfida sia per la tv lineare sia il cinema. I cosiddetti servizi SVOD dovrebbero infatti raggiungere nel 2023 un volume di affari pari a circa 70 miliardi di dollari.

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