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13/02/2020

Pubblicità: ricavi 2019 in calo dello 0,9% in Italia ad oltre 8,8 miliardi di euro

Consuntivo negativo per il mercato, complice anche un dicembre in netta frenata. Se si esclude la stima sugli Ott, il calo annuale arriva al 5,1%. Male la tv, bene il web advertising. I dati di Nielsen

La spesa pubblicitaria delle aziende è stata nel 2019 in Italia pari a 8,859 miliardi di euro, in diminuzione dello 0,9% rispetto al dato del 2018. E' quanto comunica Nielsen. Se si esclude dalla raccolta digitale la stima su search, social, classified (annunci sponsorizzati) dei cosiddetti Over The Top, il calo arriva al 5,1%. “Il 2019, anno dell’incertezza, passato dall’exploit leghista delle elezioni europee alla Milano Olimpica, transitando per due governi di opposta ideologia e conclusosi con il fenomeno Sardine, si è chiuso sul fronte pubblicitario con un dicembre in frenata anche di più rispetto alle previsioni ed alle aspettative", commenta Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. "Questo ha frenato il recupero iniziato, anche se a velocità ridotta, a settembre e ottobre. La televisione è rimasta al di sotto delle aspettative anche a dicembre, portando il mercato a -0,9%, quindi un decimale in meno rispetto al mese precedente". A dicembre l'andamento è stato infatti negativo dell'1,9% rispetto allo stesso mese del 2018. Analizzando i dodici mesi, il primo e il terzo trimestre sono cresciuti dello 0,1%, inframezzati da un secondo in calo del 2,6% (anche perché il confronto era con il trimestre 2018 dei Mondial di calcio) "e da un quarto trimestre inaspettatamente in diminuzione dello 0,7%", continua Dal Sasso. "Lasciandoci alle spalle un difficoltoso 2019, anno in cui la produzione industriale è calata dell’1,3%, stiamo ora andando incontro ad un 2020 che si prevede possa avere dalle migliori prospettive, se non altro perché è l’anno delle Olimpiadi e degli Europei. Si tratta comunque di un anno che è partito con il “cigno nero” del coronavirus dalla forte imprevedibilità per l’economia e quindi anche per il mercato della comunicazione mondiale e italiana". Relativamente ai singoli mezzi, la televisione chiude il 2019 con un giro d'affari pubblicitario di 3,797 miliardi di euro, in calo del 5,3% rispetto all'anno precedente (qui i risultati di Mediaset). A dicembre, in particolare, mese tradizionalmente di grandi investimenti sul piccolo schermo in vista delle festività di fine anno, la diminuzione è stata del 7,8%. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del chiude il 2019 in crescita dell'8,3% (+3,5% se si considera il solo perimetro FCP AssoInternet). Sempre in negativo i quotidiani, come già comunicato dall'Osservatorio Stampa FCP: a dicembre perdono il 14,2% mentre nell'interno anno il decremento è del 10%. Stesso andamento per i periodici, sia nel singolo mese sia nel progressivo gennaio-dicembre, con cali rispettivamente del 12,6% e del 13,9%. Il mese di dicembre vede la radio ottenere un risultato negativo (-4,3%), un risultato che lima al ribasso la pur sempre positiva performance dell'intero anno (+1,7%). Il consuntivo annuale è positivo anche per il cinema e la cosiddetta GoTv (+13,8% e +4,5%), mentre l’outdoor risulta in calo del 8,4% Per quanto riguarda i settori merceologici, Nielsen ne segnalano 5 in crescita con un apporto di circa 29 milioni di euro. Per i primi 10 settori solo la distribuzione (+4,9%) ha un andamento positivo nel 2019. Per gli altri continua il trend negativo, in particolare per l'abbigliamento (-10,2%), l'abitazione (-9,8) e le automobili (-6,8%). Anche se il bilancio annuale è negativo, alcuni settori hanno invertito la tendenza a dicembre, ovvero le telecomunicazioni (+14%), la finanza (+20%) e  il comparto industria/edilizia (+40,8%).  

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