• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
31/05/2019
di Cosimo Vestito

Email Marketing: il bilancio di 12 mesi di invii nell’Osservatorio Statistico 2019 di MailUp

Lo studio mette in luce le medie complessive, i risultati di newsletter, DEM e email transazionali, le medie di ciascun settore commerciale e i settori che performano meglio e peggio nel B2C e B2B

Quante saranno le email inviate dalle aziende in Italia nell’arco di un anno? Oltre 13 miliardi quelle inviate da MailUp. Per fare il punto di questo enorme flusso di invii, proprio la piattaforma di email marketing ogni anno dà vita a uno studio: l’Osservatorio Statistico 2019, che analizza il flusso di email inviate nell’anno precedente mettendo in luce le medie complessive (recapito, aperture e clic), i risultati di newsletter, DEM e email transazionali, le medie di ciascun settore commerciale e i settori che performano meglio e peggio nel B2C e B2B. L’Osservatorio Statistico 2019 di MailUp è quindi lo studio più completo per ottenere uno sguardo a 360° sul mondo Email Marketing. Di seguito alcune evidenze emerse, partendo da un quadro riassuntivo dell’incremento anno su anno delle principali metriche.

Open rate a +12,6%

L’Osservatorio Statistico di MailUp mette in luce come tra il 2017 e il 2018 si è assistito a un consistente incremento delle aperture (tecnicamente Open Rate): nel 2017 la crescita era del 3,6%, nel 2018 si registra un balzo in avanti, con un aumento del 12,7%. L’incremento riguarda tutti e tre i cluster di invio: B2B, B2C e misto. Una crescita che riguarda anche le aperture uniche (i cosiddetti lettori), che incrementano del 14,3% anno su anno. Cosa ci dicono questi dati? Che il rapporto tra aziende e destinatari si è ulteriormente consolidato: l’email ha solide e profonde radici, alimentate da un rapporto di fiducia e aspettativa tra destinatari e aziende. Open rate: i settori che brillano  Newsletter B2C Industria (50%) Enti pubblici (44%) DEM B2C Associazioni/Organizzazioni politiche (81%) Ristorazione (49%)

Il clic rate aumenta del 7,8%

Pur facendo segnare anno su anno un incremento pronunciato, la crescita del Clic Through Rate (o tasso di clic) non è equiparabile a quello messo in luce dai tassi di apertura. Segno di un potenziale di engagement non ancora capitalizzato da parte delle aziende. Quanto visto finora ci dice che le aspettative generate in inbox (testimoniate dai tassi di apertura) meriterebbero maggiore finalizzazione (attraverso il clic, che a sua volta testimonia la volontà del destinatario di approfondire il contenuto dell’email). Qual è (e quale sarò sempre più in futuro) l’incentivo al clic? La rilevanza per i destinatari, che richiede alle aziende la capacità di personalizzare le email, adeguando i contenuti (offerte, prodotti e servizi) a interessi e preferenze di ciascun contatto. Clic rate: i settori che brillano Newsletter B2C Industria (6%) Consulenza / professionisti (6%) DEM B2C Associazioni/Organizzazioni politiche (20%)

Newsletter

Nel 2018 i volumi delle newsletter si espandono, passando da 67,7% a 70% del totale degli invii. Testimonianza del prevalente utilizzo del canale email per finalità informative e non sempre puramente commerciali. Ecco i settori commerciali che brillano nelle performance delle newsletter:

DEM

Per quanto riguarda gli invii puramente commerciali, l’Osservatorio rileva un miglioramento trasversale delle metriche tra B2B, B2C e misto. Un esempio? I lettori delle email (tecnicamente Unique Open Rate) passano dal 9% al 10,6%: un sensibile miglioramento dell’interesse generale mostrato verso le DEM. Ma chi performa meglio nel mondo advertising? Ecco tre settori particolarmente brillanti:

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI