17/01/2018
di Andrea Salvadori

I social più frequentati in Italia: crescono Instagram e LinkedIn, male Snapchat e Google+

Lo si evince dall’Osservatorio sulle Comunicazioni dell’Agcom

E’ Facebook il social più frequentato in Italia. Secondo gli ultimi dati resi pubblici dall’Osservatorio sulle Comunicazioni dall’Agcom, il social fondato da Mark Zuckerberg ha superato i 26 milioni di utenti unici mensili a settembre 2017. In seconda posizione si trova Instagram, sempre del gruppo di Facebook, con 14,6 milioni di utenti, 4,1 milioni in più rispetto a settembre 2016. Numeri in crescita anche per LinkedIn, il social professionale di Microsoft: gli utenti sono 10,4 milioni contro i 7,2 milioni dell’anno precedente. Lieve aumento invece per Twitter su base annuale, 300.000 utenti in più. Google+ continua a perdere consenso, lascia per strada 1,9 milioni di visitatori ed è ormai tallonato da Pinterest (5,8 milioni utenti contro i precedenti 3,9 milioni).Male invece Snapchat: l’app del fantasmino in un anno scende da 1,9 a 1,6 milioni di utenti. Considerando tutta la galassia del web, Google e Facebook si trovano ai primi due posti del ranking per utenti unici e consolidano le rispettive posizioni di leadership con un aumento di 2,8 milioni per Monutain View, per un totale di 31 milioni di utenti, e di 2,9 milioni per Facebook, considerando anche Whatsapp). Bene anche Microsoft e Amazon, rispettivamente a 23 milioni (+2 milioni) e 21 milioni (+3,1 milioni). Tra i gruppi italiani, Italiaonline è leader con 18 milioni di utenti, seguito da Mondadori (17 milioni) e Gedi (15 milioni). In media sono 57 le ore mensili di navigazione degli italianì, in costante aumento. In testa figura Facebook-Whatsapp con 26 ore mensili. Con riferimento al Sistema Integrato delle Comunicazioni, nel 2016 i ricavi complessivi hanno superato i 17,6 miliardi di euro, in crescita del 3,3% registrando la prima variazione positiva dal 2008. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’aumento delle risorse radiotelevisive (+5,9%) e all’andamento della pubblicità online (+16,3%).

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