28/10/2020
di Lorenzo Mosciatti

Assirm: nel primo semestre 2020 tiene il settore delle ricerche di mercato

Il calo di fatturato registrato dagli associati non va oltre il 7%

Matteo Lucchi, presidente di Assirm

Nel primo semestre del 2020, l’industria italiana e il mercato dei servizi, comprese anche quelle aziende direttamente coinvolte nel lockdown di primavera, hanno registrato in media una diminuzione di fatturato pari rispettivamente all’8% e al 16%. Due dati che rispecchiano la difficoltà che ha vissuto il nostro paese a causa della pandemia. 

In questo scenario molto critico, Assirm, l’associazione che riunisce l’80% delle aziende italiane che svolgono ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale, dichiara tra gli associati “solo” un calo del 7%. Un risultato, fa sapere in una nota Assirm, che si rivela sicuramente positivo considerato l’importante perdita di punti percentuali evidenziata dal proprio mercato di riferimento, ossia quello dei servizi. 

Analizzando però nel dettaglio i risultati delle aziende socie, la media Assirm appare composta da due macroaree: la prima è formata da tre grandi società che rappresentano la metà del suo fatturato totale; la seconda è costituita da tutte le altre realtà che subiscono un decremento in misura molto variabile rispetto al primo semestre 2019 (il range è infatti ampio, dal 40% all’8% circa). 

Nell’insieme si può, inoltre, osservare che il fatturato, in una certa misura, è frutto del portato del secondo semestre del 2019, un periodo che si è rivelato di buon andamento economico per il settore rispetto all’andamento nazionale dell’economia.

A fronte di questi dati è evidente quindi che, come molti settori, anche quello delle ricerche di mercato ha registrato andamenti diversificati, sintetizzati e semplificati dal dato medio. Tuttavia è importante sottolineare che seppur in calo, l’utilizzo delle ricerche di mercato e di opinione non si è mai fermato: numerosi settori economici - industria, credito, assicurazioni, GDO, organizzazioni economiche e pubblica amministrazione - hanno continuato a richiedere analisi e osservazioni cogliendone il grande valore anche e soprattutto durante l’emergenza sanitaria. Comprendere il sentiment e le nuove abitudini dei consumatori è infatti uno strumento prezioso per essere sempre in linea con le richieste del mercato e adattarsi al meglio alla situazione. 

Ancora più significativo sarà comunque il confronto tra l’intero 2020 e il 2019 sia per verificare la reazione dei soci sia per analizzare le azioni messe in atto dall’industria e dai servizi e le strategie optate per la ripresa dell’economia italiana.

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