29/12/2021
di Teresa Nappi

L'uso di internet è in crescita, in calo la tv. I dati dell'Osservatorio sulle Comunicazioni dell'AgCom

L’anno che ci apprestiamo a salutare ha visto il consumo di internet crescere di circa il 17% sul 2020 e del 64,2% sul 2019, un incremento trainato dai servizi di video streaming. Complice di questo andamento una più performante linea internet: quelle che nel 2021 hanno raggiunto velocità pari o superiori ai 30 Mbit/s sono il 75% del totale delle linee a banda larga disponibili in Italia.

Sono queste le primissime evidenze che balzano all’occhio dalla lettura degli ultimi dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni dell’AgCom relativi ai mesi gennaio-settembre 2021.

L’Osservatorio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni propone un aggiornamento trimestrale dell'analisi dei settori delle telecomunicazioni, dei media e dei servizi postali, e ora propone una sintesi delle maggiori evidenze dei primi nove mesi del 2021.

Secondo il report, la maggiore potenza della rete internet di cui sopra, porta con sé un aumento del traffico dati medio quotidiano registrato nel periodo di riferimento: +21% rispetto al 2020 e +74,9% sul 2019.

Passando alla sfera “media”, quanto detto per il segmento telecomunicazioni trova in qualche modo riscontro nei consumi. Cala la fruizione di tv e quotidiani, mentre cresce quella dei siti web e delle piattaforme di video on demand.

In calo gli ascolti televisivi

Secondo l’Osservatorio sulle comunicazioni dell’AgCom, gli ascolti tv nel giorno medio registrati nel mese di settembre 2021 sono calati del 7,6% rispetto allo stesso mese del 2020 e del 9,7% rispetto a settembre 2017.

La flessione si riflette anche nella fascia del prime time che registra un -6,1% rispetto al 2020 e un -10% rispetto al 2017.

Con riferimento all’andamento delle quote di ascolto dei principali gruppi editoriali televisivi, la Rai nel mese di settembre guida sia nel “giorno medio” (34,8%), sia nella fascia “prime time” (con il 36,9%) guadagnando share, su base annua, in entrambi i casi (rispettivamente +0,9 e +1,6 punti percentuali).

Mediaset segue con una marginale flessione su base annua, ma con una crescita degli ascolti rispetto al settembre 2017.

Le performance di Sky, invece, “sembrerebbero essere condizionate dalla maggiore concorrenza portata dall’ampliamento dell’offerta di contenuti video a pagamento online”, recita la nota diffusa dall’AgCom sull’Osservatorio, soprattutto guardando all’intero periodo, dove gli ascolti risultano in flessione di 1,4 e 2,3 punti percentuali rispettivamente nel giorno medio e nella fascia 20:30-22:30.

L’ennesimo calo per l’editoria

I dati dell’Osservatorio confermano poi l’andamento negativo dell’Editoria quotidiana, nei primi nove mesi del 2021, in media giornalmente, sono state vendute 1,73 milioni di copie, in flessione del 6,5% rispetto al corrispondente valore 2020 e del 31,2% rispetto al periodo gennaio - settembre 2017.

I quotidiani venduti in formato digitale, invece, hanno registrato una crescita sia su base annua (+17,5%) sia in relazione al 2017 (+33,8%).

La navigazione web cresce e dominano i big player

Analizzando i dati di utilizzo delle piattaforme online, nel mese di settembre di quest’anno 44,5 milioni di utenti unici mensili hanno navigato in rete per un totale di 59 ore di navigazione mensili a persona.

Stabili ai primi posti della graduatoria si collocano l’insieme di siti web e applicazioni di pertinenza delle big player internazionali (Google, Facebook, Amazon, Microsoft), seguiti dalle property riconducibili ad alcuni gruppi editoriali nazionali (Rcs Mediagroup, Mediaset, Italiaonline, GEDI).

Passando all’esame dell’evoluzione delle audience dei siti e delle applicazioni di informazione generalista, è possibile apprezzare un incremento della relativa fruizione nel corso dei periodi più complessi della gestione dell’emergenza sanitaria (marzo - aprile 2020; novembre 2020 - marzo 2021), seguita da una graduale contrazione del numero dei navigatori unici che hanno consultato i siti appartenenti a tale categoria di servizi online.

Fra i primi cinque posti della graduatoria si collocano Tgcom24 (Mediaset), Corriere della Sera (Rcs Mediagroup), La Repubblica (Gedi Gruppo Editoriale), Fanpage (Ciaopeople), Il Messaggero (Caltagirone).

L’audience delle piattaforme VOD

Anche in riferimento alla categoria delle piattaforme di contenuti audiovisivi a pagamento online (VOD) l’Osservatorio dell’AgCom registra un significativo aumento nel numero di utenti unici in corrispondenza dei momenti più delicati dell’emergenza sanitaria (passati da 12,4 milioni di febbraio ai 17-18 milioni nei successivi mesi di marzo e aprile). Il numero tende a stabilizzarsi comunque nei periodi successivi.

Il numero dei visitatori che hanno consultato qualsiasi contenuto disponibile sui siti o applicazioni di tali servizi nel 2021 si colloca su valori medi di 13,9 milioni.

L’analisi per singola piattaforma evidenzia una crescita complessiva degli utenti unici su base annua per i servizi collocati nelle prime quattro posizioni - Netflix, Amazon Prime Video, Dazn, Disney Digital (+6,5 milioni di utenti unici complessivi) - e per Tim Vision (+ 0,1 milioni di utenti unici), a fronte di una contrazione dei visitatori unici per le restanti piattaforme (complessivamente pari a -1,1 milioni utenti unici).

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