• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
18/04/2024
di Lorenzo Mosciatti

Mfe (Mediaset): ricavi in linea nel 2023, in Italia pubblicità a +5% nel Q1 2024

Il Cfo Marco Giordani su Prosiebensat: «Non siamo interessati all'Opa, investimento a lungo termine»

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi

Nonostante il quadro geo-politico internazionale ancora estremamente instabile, il gruppo Mfe ha conseguito nel 2023 una crescita complessiva dei ricavi pubblicitari lordi dello 0,9%, in particolare grazie all’accelerazione della raccolta in Italia nell’ultimo trimestre: circa l’8% in più rispetto allo stesso periodo del 2022, il dato più alto degli ultimi sette anni. In Spagna i ricavi hanno sostanzialmente tenuto, pur in un contesto politico ed economico ancora incerto. Lo spiega il gruppo nella nota di bilancio sui risultati economici dell’esercizio 2023, in parte anticipati ieri da una nota di commento dell'a.d. Pier Silvio Berlusconi dopo essere stati approvati all’unanimità dal consiglio di amministrazione presieduto da Fedele Confalonieri.

Nel corso del 2023 Mfe ha portato a compimento la fusione per incorporazione di Mediaset España Comunicación e, a partire dal secondo trimestre, il consolidamento del 100% dei risultati economici generati dalle attività operative in Spagna che fanno ora capo alla società Grupo Audiovisual Mediaset España Comunicación. In Germania, attraverso ulteriori investimenti nello sviluppo internazionale, la partecipazione in Prosiebensat.1 di MFE nell’anno è salita al  27,3% dei diritti di voti. 

La strategia di Mfe-MedaforEurope e il cambio di passo nella linea editoriale hanno consentito di ottenere, pur in presenza di maggiori oneri finanziari, della sensibile riduzione dei dividendi di ProsiebenSat1 Media SE e della relativa perdita pro-quota, un risultato netto superiore alle attese. Escludendo il contributo legato alla partecipazione in ProsiebenSat1 nei due esercizi, spiega il gruppo, l’utile netto è addirittura superiore a quello registrato nel 2022, grazie anche alle sinergie derivanti dalla fusione di Mediaset España Comunicación in Mfe. 


Leggi anche: MFE (MEDIASET), UTILE NETTO A +17,7% NEL 2023. PUBBLICITÀ A +6% NEL TRIMESTRE


I risultati ottenuti consentono al gruppo di finanziare lo sviluppo strategico del gruppo e di remunerare ancora una volta gli azionisti di Mfe: il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti, prevista per il 19 giugno, la distribuzione, in conformità agli articoli 27 e 28 dello Statuto, di un dividendo ordinario lordo, relativo all’esercizio 2023, di 0,25 euro per ciascuna azione ordinaria di categoria A e di categoria B. 

I ricavi netti consolidati di Mfe sono stati pari a 2,810 miliardi di euro, in crescita dello 0,3% rispetto ai 2,801 miliardi del 2022. I costi totali del gruppo, su base consolidata, ammontano a 2,508 miliardi di euro. Il risultato operativo (Ebit) aumenta a 302,3 milioni di euro se confrontato ai 280,1 milioni del 2022 (+7,9%). L’utile netto, escludendo l’impatto contabile derivante nei due esercizi dalla contribuzione della partecipazione in ProsiebenSat1, è positivo per 217,5 milioni di euro, in netta crescita (+17,7%) rispetto ai 184,7 milioni di euro del 2022. L’utile netto reported è di 209,2 milioni di euro. 

La Posizione finanziaria netta consolidata al 31/12/2023 è pari a -738,2 milioni di euro, sostanzialmente invariata rispetto ai -732,1 milioni del 31 dicembre 2022. Includendo le passività rilevate a partire dal 2019 ai sensi dell’IFRS 16 e il debito finanziario residuo derivante dall’acquisizione della partecipazione in ProsiebenSat.1 Media Se, l’indebitamento finanziario risulta pari a 902,8 milioni di euro rispetto ai 873,3 milioni del 31 dicembre 2022. La generazione di cassa caratteristica (free cash flow) è positiva per 279,6 milioni di euro. La capogruppo Mfe chiude il bilancio il 31 dicembre 2023 con un risultato netto d’esercizio positivo di 5,3 milioni di euro rispetto all’utile di 27,4 milioni di euro del 2022. 

I primi quattro mesi del 2024 di Mfe

Nella prima parte dell’esercizio in corso, l’andamento della raccolta pubblicitaria del gruppo ha registrato una crescita pari al 6% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. In particolare in Italia la crescita dei ricavi pubblicitari è stata del 5% rispetto allo stesso periodo del 2023, consolidando il trend estremamente positivo che aveva caratterizzato l’ultima parte del 2023. Anche in Spagna si registrano segnali di miglioramento con una raccolta nel trimestre in decisa crescita, +8% rispetto allo stesso periodo del 2023. In entrambe le aree geografiche di riferimento, si stanno registrando andamenti positivi anche nel mese di aprile. 

Il gruppo, forte dei risultati già conseguiti nei primi mesi e del proprio solido posizionamento editoriale sia lineare che digital, punta a consolidare nell’esercizio le proprie quote di mercato, tenuto conto che nella parte centrale dell’esercizio, comunque stagionalmente meno interessante per il mercato, l’andamento degli investimenti pubblicitari televisivi sarà condizionato da importanti eventi sportivi (Europei di calcio e Olimpiadi) non nella disponibilità del gruppo e dell’andamento estremamente sostenuto dei ricavi pubblicitari in Italia nell’ultima parte del 2023. Attraverso l’acquisizione del controllo di Mediamond, il gruppo inoltre completerà ulteriormente il proprio portafoglio di mezzi propri e di terzi gestiti sui segmenti di mercato a maggiore potenziale di crescita (web e dooh). 

Nell’esercizio in corso, l’obiettivo sarà mantenere su base annua un risultato operativo, un risultato netto e una generazione di cassa consolidati decisamente positivi, la cui entità dipenderà principalmente dal livello della raccolta pubblicitaria sui mezzi propri gestiti.

Prosiebensat, Giordani: «Non siamo interessati all'Opa»

Commentando le proposte avanzate da Mfe all'assemblea degli azionisti di fine aprile di Prosiebensat, il Cfo Marco Giordani ha spiegato parlando con gli analisti che Mfe "non ha proposto uno spin-off delle attività non core (e-commerce e dating)” ma di “analizzare e di preparare uno spin-off”. Solo se la mozione sarà approvata dai soci, il management dovrà tornare in assemblea nel 2025 per proporre lo spin-off. Giordani ha sottolineato che Mfe è “molto contenta” che l'azione in Borsa sia salita dall'annuncio delle proposte fatte, così come degli annunci rilasciati dal management di Prosieben nei giorni scorsi sul focus relativo alla cessione di alcuni asset.


Leggi anche: MFE VA IN PRESSING SU PROSIEBEN E PROPONE AI SOCI LA SEPARAZIONE DELLE ATTIVITÀ NON STRATEGICHE


Giordani ha poi detto che “non siamo interessati a lanciare una offerta pubblica" su Prosiebensat, “la principale prova è che a gennaio il titolo è sceso a 5,5 euro e non abbiamo lanciato alcuna offerta”. “Non siamo interessati per l’alto livello del debito e perché Mfe non è convinta del valore delle attivitò non core. Il livello del debito di Prosiebensat “è cresciuto molto e le previsioni di guidance dell'azienda a inizio anno mostrano un possibile incremento nel resto dell'anno”.

Giordani, parlando agli analisti sempre della partecipata Prosiebensat, ha quindi ricordato che “la nostra posizione non è cambiata, abbiamo iniziato a investire nel 2019 ed è un investimento di lungo termine: siamo molto focalizzati sulla performance di questa azienda”.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI