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27/05/2021
di Cosimo Vestito

Automazione, misurazioni e privacy al centro delle strategie future di Google Ads

In un'intervista esclusiva Jerry Dischler, Vice President/General Manager, Ads di Google, delinea le tre aree su cui si concentreranno gli investimenti e gli impegni della compagnia

Jerry Dischler, Vice President/General Manager, Ads di Google

Jerry Dischler, Vice President/General Manager, Ads di Google

"Ogni business ora è un business online". "Tanti settori stanno attraversando una fase di profondi cambiamenti". "La trasformazione digitale, di cui si è tanto parlato finora, sta avvenendo ora e velocemente, e non si può tornare indietro".

Da questi assunti, individuati grazie a un dialogo costante con marketer e aziende, è partita Google per definire le tre grandi aree di sviluppo e investimento nel corso dell'evento Google Marketing Livestream di oggi (qui l'articolo dedicato ai nuovi prodotti pubblicitari presentati), ovvero: automazione, misurazioni e privacy.

«Il nostro obiettivo è aiutare le aziende ad avere successo nell'erogazione di campagne pubblicitarie in un periodo in cui non solo sta cambiando tutto ma si stanno anche imparando tante cose nuove dall'osservazione dei comportamenti dei consumatori», ha dichiarato a Engage Jerry Dischler, Vice President/General Manager, Ads di Google.

Secondo quanto illustrato dalla compagnia, gli strumenti di automazione di Google sono stati di grandissimo aiuto ai business per rispondere allo schock della pandemia, permettendo loro anche di ottenere risultati positivi. Per questo Big G ora intende sfruttare il machine learning per consentire alle aziende di fare pubblicità con meno sforzi e in maniera più efficace: «Ridurremo la complessità dando modo ai marchi di comunicare online con il loro linguaggio e i loro obiettivi», ha spiegato Dischler.

A seguito delle numerose e pressanti azioni di governi e regolatori in tutto il mondo, si è reso necessario per Google misurare e determinare l'efficacia della pubblicità erogata attraverso le proprie piattaforme utilizzando una mole inferiore di dati. È la grande sfida di tutto gli operatori in un mercato digitale sempre più orientato alla privacy. «Lavoriamo per trovare nuovi modi per proteggere la privacy dei consumatori dando contemporaneamente agli inserzionisti le informazioni e gli insight di cui hanno bisogno. Per questo stiamo rimpiazzando i dati che abbiamo perso e che non possiamo più utilizzare con stime alimentate dal machine learning», ha aggiunto il Vice President/General Manager, Ads di Google.

Intanto, proseguono gli investimenti nel Privacy Sandbox, che nei piani della compagnia fornirà ai business dei mezzi per misurare l'efficacia della pubblicità e identificare gli utenti all'interno delle FLoC. Collaborando con il team che si occupa di Chrome, la divisione Ads continuerà a fare ricerca e sviluppo affinché possano essere erogati annunci rilevanti e personalizzati nel rispetto della tutela dei dati personali.

«È chiaro ormai che ai consumatori non piaccia l'attuale stato delle cose per quanto riguarda la privacy. Per l'industria è venuto il momento di accettarlo e di impegnarci per sviluppare prodotti e soluzioni nuove che, al contempo, tutelino gli utenti, consentano di fare pubblicità efficace e sfruttino il potere dell'internet aperto. Il dovere di Google, la nostra missione, è aiutare gli inserzionisti a capirlo e dare loro la miglior tecnologia possibile per raggiungere degli obiettivi coerenti con queste esigenze», ha concluso Dischler.

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