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05/04/2017
di Lorenzo Mosciatti

Ecco Hej!, la nuova agenzia creativa italiana che punta sui chatbot aziendali per l’awareness del brand

Fondata da Stefano Argiolas e Paolo De Santis, la società annovera tra i lead investor Andrea Febbraio e Claudio Rossi

Si chiama Hej! ed è la nuova agenzia creativa italiana fondata a gennaio di quest’anno da Stefano Argiolas e Paolo De Santis. Hej! sfrutta le tecnologie dell’Intelligenza Artificiale per costruire chatbot aziendali caratterizzati da un tono di voce in linea con l’impronta emozionale del brand. I chatbot di Hej! danno vita a un contatto in grado di comprendere le esigenze degli utenti e di assisterli nel completamento di determinate azioni, come l’acquisto di un oggetto, la prenotazione di un volo, la risoluzione di problemi di varia natura. Per assistere i suoi clienti Hej! ha aperto due sedi, una a Milano e una a Roma. E, grazie all’investimento dei lead investor Andrea Febbraio e Claudio Rossi, l’agenzia è in fase di espansione anche sul fronte delle risorse umane. Nel team è infatti atteso a breve l’arrivo di un direttore commerciale, incaricato di rafforzare il posizionamento di Hej! Di unica agenzia creativa italiana specializzata nella creazione di chatbot per brand. «Entro i prossimi 12 mesi agenzie e brand parleranno di chatbot con la stessa semplicità con cui oggi parlano di video advertising. Le possibilità sono infinite cosi come le nostre ambizioni, non è un caso che alcuni dei nostri investitori abbiano fondato aziende da centinaia di milioni di euro. Stiamo crescendo esponenzialmente e l'obiettivo è quello di superarli. Siamo sicuri che l'ingresso del direttore commerciale, che comunicheremo a breve, ci darà un ulteriore spinta verso il successo”, commenta Paolo De Santis, COO e co-fondatore di Hej!.

Il boom dei chatbot

I chatbot sono al centro dell’attenzione dallo scorso anno, quando Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, ha dato a sviluppatori e brand di tutto il mondo la possibilità di realizzare interfacce chatbot per interagire con i consumatori nella piattaforma di messaggistica FB Messenger, utilizzata da oltre 1 miliardo di persone ogni mese. Da allora sono stati creati oltre 40.000 chatbot: brand di ogni industria, dalla moda ai viaggi, dall’automotive alle telco, stanno sperimentando questa nuova tecnologia per intercettare in maniera innovativa e conversazionale gli utenti che, in media, spendono tra i 20 e i 40 minuti al giorno sulla piattaforma.

Interazioni one-to-one grazie all’Intelligenza Artificiale

La novità di Hej! è insita nella possibilità di creare interazioni one-to-one grazie all’utilizzo dei più recenti algoritmi di intelligenza artificiale ed esporre la personalità del brand anche in funzione degli interessi dei consumatori. Partendo dal concetto che ogni brand ha una propria voce e una propria peculiare personalità distintiva, i fondatori di Hej! hanno deciso di far leva sulle potenzialità delle nuove tecnologie per creare assistenti virtuali capaci di instaurare un dialogo umano, caratterizzato da un tono di voce autentico e da una personalità unica, con l’obiettivo di creare connessioni ed esperienze con gli utenti e trasformarle in relazioni con i brand. I chatbot di Hej! nascono da un eterogeneo team di esperti: non solo professionisti in digital media e tecnologie innovative. Per sviluppare e creare veri e propri personaggi nel progetto sono stati coinvolti anche scrittori, storyteller e sceneggiatori. Un gruppo di lavoro che opera con l’obiettivo di aiutare i brand a prendere decisioni rilevanti per il business partendo da insight sulle preferenze, comportamenti e interessi degli utenti. Dalle conversazioni con i chatbot si possono estrapolare informazioni vitali per aiutare i brand a prendere decisioni rilevanti per il business partendo da insight su preferenze, comportamenti e interessi degli utenti. In questo contesto una piattaforma tecnologica avanzata e funzionale come quella sviluppata da Hej!, all’interno della quale è possibile integrare i sistemi di NLP e in generale di intelligenza artificiale più evoluti del mercato, è fondamentale per poter accedere a questi dati.

Un approccio olistico

I chatbot di Hej! possono essere integrati e distribuiti su tutte le piattaforme di messaggistica nel mercato, che contano più di 1,5 miliardi di persone: Facebook Messenger, Telegram, Kik, Line. Oppure possono essere integrate all’interno di qualsiasi tool di comunicazione attivo del brand (sito, intranet, applicazioni) adattando la comunicazione alla piattaforma e sfruttando le potenzialità delle UI supportate. Questo approccio agnostico permette a Hej! di poter offrire i propri servizi a qualsiasi azienda.

I commenti dei fondatori e degli investitori

“Stiamo assistendo a quella che si prefigura come la quarta rivoluzione industriale", sottolinea Stefano Argiolas, Co-founder & CEO di Hej!. "C’è un enorme fermento per tutto quello che riguarda l’intelligenza artificiale e le sue molteplici applicazioni. La capacità di comprensione del linguaggio naturale apre scenari e possibilità fino a oggi impensabili e, a dimostrazione delle possibilità insite in queste tecnologie, per la prima volta assistiamo a una “corsa all’oro” da parte di tutte le Giant Tech Company. Si apre una nuova era, dove il linguaggio diventerà la nuova user interface e, per la prima volta, sarà la tecnologia a comprendere di cosa abbiamo bisogno”. “La profonda conoscenza del mercato mobile maturata negli ultimi 5 anni con Chupamobile, marketplace worldwide per lo sviluppo di applicazioni e giochi mobile, e l’ereditata esperienza degli anni precedenti con Dlite, agenzia digital con la quale abbiamo supportato brand internazionali, sia in Italia sia in Medio Oriente, ci hanno spinto a lanciarci in questa nuova avventura", aggiunge afferma Paolo De Santis, Co-founder di Hej!. "Abbiamo visto un “allineamento di pianeti” che non potevamo trascurare, dove pesanti trasformazioni del mercato mobile e, allo stesso tempo, l’esigenza sempre più pressante dei brand di entrare in relazione con i propri utenti, convergevano sulle app di messaggistica che sono già diventate il principale mezzo di comunicazione transgenerazionale. Nei chatbot abbiamo individuato il miglior mezzo per soddisfare le esigenze dei brand per aiutarli a intercettare i propri utenti nei loro flussi di comunicazione quotidiani”. “Come dico spesso il ruolo di un imprenditore è entrare in una macchina del tempo, fare un salto nel futuro prenderne un pezzettino e ritornare qui nel presente", commenta Andrea Febbraio, Lead Investor di Hej!. "Bisogna però fare attenzione a 'settare' il timer su un futuro prossimo, abbastanza vicino a noi per poter portare con noi qualcosa che sia facilmente capita dal mercato e che risponda a un’esigenza il più pratica e concreta possibile. Questo è stato determinante per il successo di PromoDigital, Ebuzzing e Teads. Per un investitore, invece, il ruolo è diverso: deve puntare sul team e sulle competenze giuste per eseguire nel presente quella idea di futuro. Paolo e Stefano sono dei veterani del settore con oltre 10 anni di esperienza: hanno portato dal futuro al presente soluzioni innovative che hanno avuto grande successo e sono stati dei veri pionieri del settore, prima, con Dlite e, poi, con Chupamobile. L’Intelligenza Artificiale è il focus di questo investimento e dei prossimi che annuncerò, è quel pezzo di futuro portato nel nostro quotidiano di tutti i giorni. Ho quindi coinvolto, oltre a Claudio Rossi anche lui veterano del settore mobile avendo creato Neomobile, un gruppo di imprenditori della industry del digitale per finanziare questo viaggio. L’idea è stata quella di avere un syndacate di “smart money” e, quindi, non solo banalmente capitali, ma tutte le competenze necessarie per affiancare Stefano e Paolo e scalare più velocemente possibile. Il supporto ai founder sarà massimo sia lato clienti sia lato tecnologia con obiettivo di posizionare Hej! come la società numero 1 nel mercato nel più breve tempo possibile”. Claudio Rossi, Lead Investor di Hej!, aggiunge: “L’idea alla base di Hej! è sorprendente ed è sicuramente una grande opportunità per le comunicazioni e le relazioni tra aziende e clienti. Tutti i canali di contatto saranno conquistati da queste tecnologie, ma sicuramente un forte impatto sarà sul mobile, che avrà applicazioni incredibili e finora impensabili. Senza dimenticare che in Stefano e in Paolo ho visto la scintilla della passione basata, però, su solide competenze, esperienze e soprattutto conoscenza tecnologica. Un mix incredibile e di sicuro successo”.

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