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di Caterina Varpi

GfK: come lo smartphone cambia la shopping experience

Nel mondo, quattro clienti su dieci usano i nuovi device per confrontare i prezzi e contattano amici e parenti per ricevere consigli. Oltre un terzo, poi, scatta foto ai prodotti che intende acquistare. Queste le principali evidenze dello studio realizzato dall'istituto di ricerca e presentato al Mobile World Congress

L’utilizzo dello smartphone ha cambiato il comportamento dei consumatori all’interno dei negozi tradizionali: i device vengono usati per confrontare i prezzi, ricevere consigli e scattare foto ai prodotti. Questo fenomeno è stato analizzato da GfK, che ha presentato al Mobile World Congress di Barcellona il risultato dello studio. L'istituto di ricerca ha chiesto agli utilizzatori di smartphone di 23 Paesi quale utilizzo siano soliti farne all’interno dei negozi. Sempre più spesso l'apparecchio viene utilizzato per confrontare i prezzi con altri possibili punti di vendita online e off-line (40%), per avere consigli da amici e parenti (40%), e per scattare fotografie ai prodotti che si intende acquistare (36%). Nel mondo, la metà dei consumatori di età compresa tra i 20 e i 29 anni confronta i prezzi attraverso la connessione Internet all’interno del negozio stesso. A livello globale, la popolazione maschile è proporzionalmente più propensa di quella femminile al confronto dei prezzi in rete (rispettivamente 42 e 37 per cento). La fascia d’età più attiva è quella tra i 20 e i 29 anni, con circa la metà dei rispondenti (49%) che dichiara di farlo regolarmente, seguita dalla fascia tra i 15 e i 19 anni, e da quella tra i 30 e i 39 anni, entrambe al 45%. I consumatori della Corea del Sud, della Repubblica Popolare Cinese e della Turchia sono quelli più propensi a confrontare tramite smartphone i prezzi che trovano nei negozi.  In questi Paesi rispettivamente il 59%, il 54% ed il 53% degli intervistati dichiarano di farlo abitualmente. I consumatori di Ucraina, Sud Africa e India, sono quelli meno inclini a questo tipo di attività, con percentuali rispettivamente dell’11, 15 e 17 per cento. Adrian Hobbs, managing director di GfK Online Pricing Intelligence (OPI) commenta così: «In virtù del crescente numero di consumatori che accedono alla rete all'interno del punto vendita, i negozi tradizionali devono rispondere con una strategia differenziata. Sapere in tempo reale quali sono i prezzi dei concorrenti on-line e reagire velocemente sono ormai fattori chiave indispensabili per il successo, tanto per  negozi online quanto per quelli tradizionali. Questo è vero specialmente per i punti vendita di regioni quali Asia e Sud America, dove i consumatori sono maggiormente propensi ad accedere alla rete durante lo shopping fisico». Per venire incontro alle nuove modalità  di acquisto vengono, infatti, proposte nuove esperienze di shopping, come la digital boutique o altri progetti di proximity marketing, che stanno cominciando a diffondersi.

A livello globale, la propensione di uomini e donne all’utilizzo dei  dispositive mobili per contattare amici e parenti per consigli sugli acquisti è molto simile: il 40% della popolazione femminile e il 39% di quella maschile dichiarano di farlo abitualmente. I giovani adulti di età compresa tra i 20 ed i 29 anni dimostrano la propensione più elevata (48%) seguiti dagli adolescenti tra i 15 e 19 anni (47%) e dagli  adulti di età compresa tra i 30 e i 39 anni (40%). I consumatori più inclini a contattare amici e parenti per un consiglio sugli acquisti sono quelli di Messico (55%), Polonia (53%) e Turchia (52%), che dichiarano di farlo abitualmente. Al contrario, in Giappone (16%), Indonesia (21%) e Germania (24%) i consumatori sono meno favorevoli a questo tipo di comportamento. La terza area di utilizzo degli smartphone all’interno del punti vendita durante il processo di acquisto è scattare fotografie ai prodotti che si intendono acquistare in un momento successivo. Il 36% dei consumatori, equamente distribuiti tra uomini e donne, è solito scattare foto ai prodotti durante lo shopping. Le fasce di età con più elevata propensione a fotografare con lo smartphone all’interno dei punti vendita risultano quella gli adolescenti tra i 15 e 19 anni (44%) e dei giovani adulti tra i 20 e i 29 anni (43%), seguiti dalla fascia di età tra i 30 ed i 39 ( 39%).  Gli acquirenti di Messico (49%), Repubblica Popolare Cinese (49%) e Turchia (47%) si rivelano i più propensi a utilizzare i dispositivi di telefonia mobile all’interno del negozio, per scattare fotografie ai prodotti. Questa attività è, invece, ancora poco diffusa in India (12%), Ucraina (13%), Giappone, e Indonesia (16%). Questa tendenza, tuttavia, merita di essere monitorata con attenzione, in considerazione del rapido aumento di penetrazione degli smartphone in questi mercati negli ultimi mesi.

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