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26/03/2021
di Andrea Di Domenico

Cookieless: il futuro con meno dati, ma più precisi

Dagli identificativi diversi dai cookie fino al contextual advertising, il mercato della pubblicità online si sta preparando al futuro senza cookie. Ne parliamo con Gianpio Gravina di Publicom

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Nello scenario attuale, con l’avvento dell’era del cookieless, le aziende stanno prestando sempre più attenzione alla valorizzazione dei first party data che ad oggi rappresentano il maggior riconoscimento degli utenti sulla base di logiche deterministiche.

La tematica del blocco dei cookies, infatti, andrà ad impattare maggiormente sui player di terza parte, in particolare le DMP (Data Management Platform) e le Data Company. I brand, infatti, non potranno più tracciare i profili-target al di fuori del proprio sito per attivare ad esempio campagne di retargeting o prospecting e il mondo del programmatc advertising verrà fortemente colpito.

“Non siamo preoccupati” sostiene Gianpio Gravina, CEO di Publicom. “Ci sono soluzioni alternative che si stanno sviluppando sul mercato per lavorare sul processo di identificazione e tracciamento dell’utente attraverso l’utilizzo di tecnologie diverse dai cookies di terze parti. Oltre alle soluzioni tecnologiche AI based e alle soluzioni legate all’identità quali dati CRM, mobile advrtising IDs e gli Universal IDs, crediamo molto nello sviluppo dei sistemi di riconoscimento di contextual advertising.

Ci spiega Gravina: “Il machine learning sta aiutando gli inserzionisti ad allontanarsi da keyword e whitelist per affidarsi a sistemi basati sull’intelligenza artificiale con il fine di trovare il contenuto più rilevante rispetto al target. Oltre all’analisi di testo il machine learning è in grado fare un’analisi delle immagini, video e audio e di comprenderne il significato”.

“Manteniamo i nostri clienti costantemente aggiornati sulle novità di mercato e stiamo già cominciando a proporre soluzioni alternative al cookieless con campagne test che ci consentiranno di rafforzare la fiducia degli investitori. Il cambiamento, così come l’adattamento, sono da sempre termini familiari a tutto il mondo del digital e della tecnologia in generale. In futuro avremo probabilmente meno dati su cui basarci, ma saranno dati più precisi ed accurati e di sicuro evolveranno anche le metriche di misurazione dell’advertising digitale", conclude Gianpio Gravina.

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