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27/07/2018
di Teresa Nappi

Apple lancia in Italia Search Ads, il prodotto pubblicitario per gli sviluppatori di app

Il rilascio interessa anche Francia, Germania, Spagna, Giappone e Corea del Sud. Lo strumento pay-per-install propone due soluzioni per promuovere la propria applicazione all’interno dell'App Store

Apple porta in Italia, oltre che in Francia, Germania, Spagna, Giappone e Corea del Sud, il suo Search Ads, strumento lanciato a dicembre scorso negli Stati Uniti. Search Ads è un prodotto pubblicitario pay-per-install che permette agli sviluppatori - anche quelli più piccoli - di promuovere la propria app all’interno dello store della mela morsicata. Propone, nello specifico, due soluzioni: Search Ads Basic, versione semplificata dello strumento, e Search Ads Advanced. Oltre agli Stati Uniti, la Search Ads Advanced era già stata estesa ad Australia, Canada, Messico, Nuova Zelanda, Svizzera e Regno Unito. Ora, per incoraggiare l’adozione del nuovo strumento, Apple offre agli inserzionisti per la prima volta un credito di 100 dollari americani per provare il prodotto.

Il lancio negli Usa di Search Ads

La prima versione di Search Ads è stata lanciata negli Stati Uniti a ottobre 2016, a cui poi lo scorso dicembre - come detto - si è aggiunto il nuovo prodotto "Basic”, capace di offrire uno strumento diverso e più semplice per raggiungere i potenziali clienti. Originariamente i Search Ads sono stati progettati per consentire agli sviluppatori di impostare campagne a partire dalle keyword ricercate dagli utenti, combinate con altri fattori come la posizione, il sesso o la cronologia dei download. Gli sviluppatori pagano nel momento in cui gli utenti operano il cosiddetto “tap” sulla campagna pianificata. Con il lancio di Search Ads Basic, quello che è stato semplificato è l’impostazione delle campagne. Gli sviluppatori devono solo inserire l'app da pubblicizzare, il budget della campagna e quanto vogliono pagare per l'installazione. Apple poi li aiuta attivando dei suggerimenti basati sullo storico di altre campagne. Quindi, gli sviluppatori pagano solo le installazioni effettive, e non per i “tap”. Facile intuire come il procedimento sia molto più veloce e accessibile.

La ricerca nell’App Store resta la preferita dagli utenti

Sul fronte dello sviluppo interno, va detto che sebbene l'App Store sia stato ridisegnato con il lancio di iOS 11 per favorire la scoperta delle applicazioni navigando nello store, la ricerca resta però ancora la modalità preferita dagli utenti per scoprire le app. Apple ha dichiarato in proposito che oltre il 70% dei visitatori di App Store utilizza la ricerca per trovare app e che il 65% di tutti i download proviene direttamente da una ricerca su App Store. Però, precisa Apple, anche gli annunci funzionano bene, dato che hanno un tasso di conversione superiore al 50%, in media.

Search Ads è GDPR compliant

Il vantaggio di questo nuovo strumento Apple è che gli annunci sono posizionati in alto nella pagina - ben identificati da uno sfondo blu e dall’icona “Ad” -, ma anche che non crea profili specifici sulle persone per scopi di targeting e non condivide i dati degli utenti con gli sviluppatori. Questo, per sua natura, rende il sistema “GDPR compliant”. Inoltre, Apple inserisce un annuncio solo quando è rilevante per la ricerca di un utente - gli sviluppatori non possono pagare di più per avere il loro annuncio mostrato più spesso attraverso ricerche meno pertinenti, il che offre una maggiore parità di condizioni. Apple non ha ancora dichiarato quando i Search Ads arriveranno anche in altri mercati, ma con questi rilasci è arrivata comunque a coprire alcuni dei principali mercati.

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