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27/07/2018
di Caterina Varpi

Young Digitals crea un algoritmo predittivo di digital intelligence per The Space Cinema

L'agenzia ha creato un modello di analisi e previsione delle preferenze del pubblico verso i nuovi film in uscita basato sui social analytics, per orientare così le proposte fatte agli spettatori in base all’interesse del mercato

Young Digitals e The Space Cinema hanno ideato un modello di analisi e previsione delle preferenze del pubblico verso i nuovi film in uscita basato sui social analytics, per orientare così le proposte fatte agli spettatori in base all’interesse del mercato. Si tratta di un algoritmo elaborato ad hoc dal team di Digital Business Intelligence di Young Digitals, ottenuto incrociando i big data che sono poi stati integrati con attività mirate di advertising e la ricerca di parole chiave di riferimento per scoprire il loro ranking effettivo. Impostata un’analisi della rete e dell’ecosistema digitale, sono state ipotizzate le effettive preferenze del pubblico e i conseguenti comportamenti d’acquisto. Un lavoro di web listening, di sentiment analytics ma anche di interpretazione, guidato da uno scopo commerciale. Buoni risultati si sono ottenuti già dalla primissima fase di test, sottolinea Alberto Canazza, Head of Strategy and Innovation di Young Digitals: “Il confronto tra le nostre previsioni di analisi e i risultati effettivi testimonia la validità del modello oltre ogni più ottimistica previsione e il lavoro a quattro mani con il cliente ci ha permesso un continuo confronto per affinare il modello: è importante infatti ricavare informazioni dalle eventuali discordanze o discrepanze per rendere l’algoritmo sempre più preciso ed efficace, ad ogni utilizzo successivo”. Un simile modello previsionale, molto efficace per il mondo del cinema, può essere anche utilizzato per altre esigenze specifiche di business e marketing, come per esempio la valutazione delle aspettative verso un prodotto prima del lancio e la definizione della strategia distributiva differenziata su base geografica. Michele Polico, Ceo di Young Digitals, spiega così la vision che sta dietro all’operazione: “È stato facile in questi anni vedere lo scenario digitale come uno spazio infinito, pronto a deglutire contenuti espressi da milioni di voci diverse. Più difficile, invece, controllare la dimensione temporale, assottigliatasi con lo sconfinato allargamento dello spazio. Ed è proprio l’enorme quantità di contenuto online a darci informazioni preziose su cose che devono ancora succedere, prodotti che devono ancora diventare tali. Il punto è saperle cogliere, queste informazioni, ed essere in grado di prevederne gli effetti”.

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