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L'adv online nel 2015: Big Data, Programmatic, Mobile e Video i trend principali. Parola di Sizmek

Dopo un intenso anno di attività, Yuval Rachlin, country manager Sizmek Italia e Polonia, delinea le direttrici che secondo la multinazionale guideranno verso una nuova evoluzione del mercato

Dopo un intenso anno di attività, che ha visto Sizmek promotrice di importanti lanci a partire dal rebranding avvenuto a febbraio (tra gli ultimi quello dello strumento Advanced Attribution basato sulla tecnologia di Abakus e prima ancora del Self Service Rich Media, set di strumenti self-service per creare e distribuire annunci rich media sui principali social network e su ogni tipo di device), Yuval Rachlin, country manager Sizmek Italia e Polonia, delinea i trend per la pubblicità digitale per il 2015, a cui dedica il contributo che riportiamo di seguito.


Chi opera nel mercato digitale viene inevitabilmente coinvolto, di anno in anno, in nuove trasformazioni. E’ stato così per il 2014 che ha visto l’arrivo in Italia del programmatic buying e sarà così anche per il 2015. L'anno prossimo potremo contare su dati di marketing ancora più approfonditi e su una maggiore automazione. Misurazioni più precise e complete getteranno nuova luce sul comportamento di acquisto online dei consumatori rendendo la pubblicità online più misurabile, pertinente, e potente. Anche l’ecommerce evolverà sostenuto da acquisti online più convenienti grazie alla pubblicità su mobile, a nuove forme di pagamenti, ai coupons e alle consegne più rapide. Ecco le tendenze chiave che ci aspettiamo nel 2015: 1. I modelli di attribution diventeranno più sofisticati, consentendo una tracciabilità continua su ogni dispositivo. Si potrà seguire il consumatore in modalità cross-device su smartphone, tablet, desktop e, non più, come è successo fino adesso, solo l'ultimo passaggio da cui ha avuto luogo la conversione. Il marketing cross-channel consentirà agli inserzionisti di raccontare le storie del brand in maniera sequenziale, e aggiornare i messaggi del brand con dati in tempo reale per rendere la pubblicità più rilevante e coinvolgente. Sorgeranno nuovi algoritmi probabilistici e i fornitori presenteranno soluzioni proprietarie, questo comporterà l'introduzione di nuovi standard di settore. 2. L’efficienza intrinseca del programmatic e le sue riconosciute prestazioni spingeranno i marketer a usare questa modalità per ogni tipo di brand. Secondo un recente sondaggio di AOL, circa l'86% dei responsabili d’agenzia e il 76% dei responsabile brand marketing sostengono di utilizzare il programmatic buying per gli annunci display. Il programmatic buying è stato anche citato dal 60% delle agenzie sia per la pubblicità su mobile che video, mentre il 56% dei marketer ha detto di usarlo per il mobile e il 48% per la pubblicità video. Appena il click diventerà sempre meno valuta di scambio per il marketing online e gli inserzionisti si concentreranno di più sulla costruzione del brand, il programmatic sarà in grado di estendersi sempre più verso il reach media e inventory premium e costituirà la strada necessaria per una strategia di brand engagement. 3. Anche i video si sposteranno in ambienti programmatic non appena gli editori capiranno che si può ottenere un prezzo equo per il video anche attraverso i canali automatizzati. La misurazione della TV diventerà più di una valuta di scambio anche per il digitale e darà agli inserzionisti televisivi tradizionali più fiducia nel mostrare l'efficacia degli acquisti online. Il GRP utilizzato per la misurazione del pubblico televisivo sarà utilizzato anche per la commercializzazione del video programmatic, creando un linguaggio comune per aiutare gli inserzionisti a confrontare le performance della pubblicità video offline con quella online. 4. Il tema relativo alle frodi ci accompagnerà purtroppo anche per il prossimo anno, ma ne sentiremo parlare meno. Il gioco del gatto col topo continuerà, così come verranno sviluppate soluzioni sempre più sofisticate per combattere le frodi degli hacker e la tecnologia avanzerà rendendo più difficile il lavoro dei truffatori. La gente capirà meglio come individuare e prevenire le frodi, sostituendo l’insicurezza con elementi di prevenzione e controllo. 5. I brand inizieranno a conservare i dati in azienda visto che le agenzie di pubblicità reclamano diritti di proprietà sui dati. Tutti i punti di contatto con il cliente, compresi i dati di CRM, gli acquisti online, e le risposte agli annunci online saranno monitorati e analizzati per consentire ai marketer di creare una customer experience più coerente. I big data diventeranno un fattore ancora più cruciale per la pubblicità online consentendo di sfruttare le informazioni in azienda per aumentare l'efficacia degli annunci. 6. Nel 2015, vedremo una serie di campagne ben costruite che faranno leva sui dati disponibili per costruire storie coinvolgenti su tutti i device. La tecnologia eliminerà le barriere che impediscono la pianificazione di campagne cross-channel e i marketer cominceranno ad applicare la creatività in tutti i contesti possibili con campagne molto coinvolgenti per raggiungere l’audience su qualsiasi schermo. 7. I siti di ecommerce forniranno delle vetrine che garantiranno una user exerience simile a quella del negozio reale per guidare le vendite su mobile. Con l'obiettivo di produrre acquisti per un valore di 5 miliardi di dollari attraverso le app mobili, eBay ha progettato delle vetrine poste lungo Park Avenue, in particolare con Juicy Couture e Kate Spade, come esempi di prodotti che possono essere ordinati da mobile. Questo trend continuerà nel 2015. 8. Secondo un sondaggio eMarketer, quasi nove su 10 intervistati affermano che gradiscono ricevere coupon e offerte speciali ignorando le preoccupazioni sulla privacy personale. Il prossimo anno, un numero maggiore di consumatori che ricevono annunci sui propri dispositivi mobili saranno indirizzati automaticamente al negozio fisico più vicino per fare acquisti attraverso coupon. 9. Un checkout più breve è il sogno di ogni consumatore, e nel 2015 sempre più brand collaboreranno con le società di pagamento su mobile per offrire maggiore comodità. Tra i 220.000 commercianti che attualmente accettano pagamenti contactless, c'è anche un nutrito numero di brand che, in partnership con Apple, sta cominciando ad accettare Apple Pay - tra questi vi sono Nordstrom, Macy, Staples, Walgreens, e McDonald - che ha incluso questo sistema di pagamento nei suoi ristoranti, e nei punti vendita drive- thru. Questa tendenza continuerà nel 2015 rendendo il mobile ancora più attraente per gli inserzionisti. Nel 2015 i marketer avranno a disposizione più dati sugli acquisti online, più soluzioni per automatizzare l’acquisto dei media planning e un maggior numero di funzionalità di targeting della pubblicità che, se adeguatamente sfruttato, può garantire maggiore controllo e risultati migliori. La possibilità di monitorare i consumatori durante tutte le fasi del sales funnel, e quindi ottimizzare ogni passaggio per fornire offerte mirate, miglior confronto di prezzi e consegne più rapide consentirà ai marketer digitali di fornire sia ai consumatori che agli inserzionisti una gratificante esperienza di shopping online.

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