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di Simone Freddi

Elezioni Europee, così Google verificherà le pubblicità politiche

Entrano in vigore delle nuove regole per gli annunci: gli inserzionisti dovranno dimostrare di essere cittadini europei o l’appartenenza a un ente di uno stato membro dell'UE

Google vuole limitare il più possibile la disinformazione e gli annunci "tossici" nelle prossime elezioni parlamentari europee di maggio. A questo scopo, a partire da oggi entrano in vigore delle nuove regole per gli annunci che secondo il motore di ricerca dovrebbero proteggere gli utenti. La nuova policy prevede che sia necessario superare una verifica prima di pubblicare annunci elettorali nell'Unione Europea (escluso il Regno Unito). Chiunque voglia pubblicare sulle piattaforme di Google un annuncio legato alle elezioni parlamentari europee, dovrà dunque fornire una documentazione specifica che dimostri, innanzitutto, la sua cittadinanza europea oppure l’appartenenza a un ente di uno stato membro dell'UE. La verifica avviene attraverso un apposito modulo, la cui compilazione è necessaria per poter pubblicare pubblicità che fanno riferimento a un partito politico, a un candidato dell'UE o a un funzionario in carica, usando qualsiasi formato di annunci sulle piattaforme Google Ads e DV360. Google si occuperà inoltre di rendere chiaro per ogni annuncio chi sta pagando per la pubblicità. La procedura di verifica, ha precisato il motore di ricerca cui fa capo anche la piattaforma video YouTube, può durare fino a tre-cinque giorni lavorativi. Google inizierà ad applicare la policy per gli annunci elettorali nell'UE a partire dal 21 marzo. Il contrasto alla disinformazione e agli abusi pubblicitari è un cruccio costante per il colosso di Mountain View. Lo scorso anno, la società ha introdotto 31 nuovi regolamenti per evitare l'uso fraudolento della pubblicità e eliminato 2,3 miliardi di annunci "ingannevoli".

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