• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
di Simone Freddi

Da Facebook più garanzie sulla viewability della pubblicità

Il social di Zuckerberg, attaccato ieri da Martin Sorrell (WPP) per le scarse garanzie sulla visibilità degli annunci, annuncia due novità: impressions 100% in view e partnership con Moat per i video analytics

Proprio ieri Martin Sorrell, il ceo del colosso globale della pubblicità WPP e probabilmente il personaggio più influente al mondo quando si parla di advertising, aveva criticato pesantemente gli standard di visibilità degli annunci pubblicitari garantiti da Facebook, definendoli “ridicoli”. Parole che non sembrano cadute nel vuoto, dal momento che Facebook ha appena annunciato due novità in merito alla viewability degli annunci sul proprio sito. La prima è una nuova opzione di acquisto che permetterà agli inserzionisti di acquistare impressions 100% “in view” - in altre parole, di pagare solo per annunci che vengono visualizzati dall’utente in tutta la loro dimensione. L’opzione varrà per ogni tipo di annuncio erogato sul News Feed, inclusi annunci di testo, foto, link e video. La seconda novità è invece l’avvio di una partnership con la società di analytics specializzata in misurazione della pubblicità Moat, con l’obiettivo di offrire alle aziende e ai centri media una verifica indipendente delle performance degli annunci video sul sito. In particolare, la tecnologia di misurazione di Moat sarà integrata in Facebook per verificare l’effettiva visualizzazione degli annunci video e la sua durata. Inizialmente, specifica Facebook sul blog post, l’accordo con Moat sarà dedicato solo alla misurazione delle metriche pubblicitarie video, ma più avanti verrà esteso a includere tutti gli altri tipi di annunci del News Feed, compresi quelli venduti secondo la sopra citata logica delle impressions 100% “in view”, ed anche i formati di Instagram. Se il tempismo di Facebook, rispetto alle critiche di Sorrell, sembra perfetto (solo poche ore di distanza), certamente un ruolo molto importante, sulla decisione del social network di attivarsi sul fronte della viewability, avranno giocato le recenti, pesanti proteste del mondo degli inserzionisti. E’ cosa nota infatti che negli ultimi tempi big spender del calibro di Kellogg’s abbiano minacciato piattaforme come Youtube e la stessa Facebook di interrompere le pianificazioni di fronte alla impossibilità da parte di questi social di fornire feedback precisi e veritieri sulle performance dei loro annunci. Non è un caso, in effetti, che Facebook abbia scelto proprio Moat come partner per la misurazione della viewability: una società di analytics che lavora già, oltre che con editori come il New York Times e il Wall Street Journal e con altri social come Twitter, anche con aziende come, appunto, Unilever e Kellogg’s. Al momento, Facebook non ha rilasciato dettagli circa le date in queste novità saranno effettivamente rilasciate per gli inserzionisti, limitandosi a dire che saranno disponibili “presto”.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI