Fido, la piattaforma di credit & risk scoring fondata da Paolo Mardegan e Marko Maras, ha depositato domanda di brevetto americano presso lo United States Patent and Trademark Office (USPTO) per il sistema di credit scoring basato sulla rilevazione dei footprint digitali.
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"Il deposito di questa domanda di brevetto conferma la nostra volontà nel creare soluzioni di credit scoring innovative, progettate per aumentare il tasso di accettazione, ridurre le inadempienze e promuovere l'inclusione finanziaria mediante l'uso di dati soft alimentati dall'intelligenza artificiale", ha dichiarato Marko Maras, Ceo e Presidente di Fido.
Di fronte al rapido sviluppo tecnologico dell’industria finanziaria, l’approccio di Fido all’analisi del merito creditizio, basato sui dati dalle attività online dei clienti, si discosta dalle metodologie tradizionali, fondate sulle cosiddette informazioni hard (reddito personale, tipo di contratto di lavoro, patrimonio immobiliare e finanziamenti in corso) permettendo di superare in particolare due limiti di queste ultime.
In primo luogo, le informazioni hard tendono ad essere "procicliche", stimolano cioè l'espansione del credito nei periodi buoni, ma inaspriscono la contrazione durante le crisi. Il secondo e più complesso tema è che alcune fasce della popolazione come i giovani tra i 18 e 25 anni, gli immigrati e le persone non bancarizzate potrebbero non vantare dati sufficienti per accedere al credito.
Fido, spiega la società in una nota, è in grado di risolvere queste difficoltà attingendo – nel rispetto della privacy – a
centinaia di segnali digitali: il tipo di browser e di hardware utilizzato per accedere a Internet, i dati associati al numero di telefono cellulare, l'indirizzo di posta elettronica utilizzato, la connessione utilizzata, la geolocation e molto altro.