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di Simone Freddi

WhatsApp testa gli account verificati per le aziende

L'app di messaggistica sta introducendo un nuovo tipo di profilo per facilitare il dialogo tra utenti e business

WhatsApp sta iniziando a testare gli account business verificati, con l’intenzione di favorire il contatto tra gli utenti e aziende. A confermarlo è la stessa app nella sua pagina dedicata alle FAQ, che precisa come questo tipo di account, dedicati ai business e assegnati previa verifica del numero telefonico, sono facilmente identificabili da una spunta all’interno di un’icona con sfondo verde vicino al nome del contatto. Per rendere ancora più chiaro all'utente che sta "chattando" con un profilo aziendale verificato, i messaggi saranno scritti su sfondo giallo. Gli utenti potranno bloccare l’account di un’azienda da cui non vogliono più essere contattati, ma non cancellare i messaggi dalla chat (probabilmente, per motivi di carattere legale). Al momento, precisa WhatsApp, il progetto è in fase pilota e vede coinvolte solo poche aziende. Già introdotti sulla casa madre di WattsApp, Facebook, ma anche su altri social come Twitter, gli account verificati rappresentano soluzione studiata per regolare la presenza delle aziende sulle piattaforme online, desiderose di promuoversi o assistere i propri clienti da vicino (come nel caso dell'uso di ChatBot). Per essere credibili e pienamente affidabili agli occhi degli utenti, le aziende hanno però la necessità di certificare i propri account, evitando che profili non ufficiali danneggino la loro immagine. Da tempo Facebook - che dopo l'acquisizione di WhatsApp tre anni fa ha rinunciato alla quota annuale di circa un euro per usufruire del servizio - sta lavorando a nuove vie di monetizzazione per l'app, che ha recentemente raggiunto il traguardo del miliardo di utenti attivi al giorno. Lo stesso Mark Zuckerberg, commentando i dati dell'ultimo bilancio, ha confermato l'intenzione da parte del colosso di Menlo Park di "muoversi un pò più rapidamente nella monetizzazione di Messenger e di WhatsApp”. L'arrivo dei profili verificati potrebbe essere un passo in questa direzione.

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