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L'ingresso di Elon Musk nell'azionariato di Twitter e il suo rifiuto ad entrare nel board della società californiana iniziano ad agitare gli altri investori del social.
Un’azione legale collettiva è stata infatti lanciata contro il miliardario patron sudafricano della Tesla proprio in relazione all’acquisto di una quota di oltre il 9% di Twitter. L’operazione ha reso Musk il primo azionista della società ma ha anche provocato un balzo di oltre il 27% delle prezzo delle azioni della società in Borsa.
Un gruppo di azionisti del social imputa ora a Musk di aver comunicato tardivamente l'acquisto delle quote e di aver così risparmiato circa 143 milioni di dollari proprio alla luce dell'incremento del valore delle azioni avvenuto dopo l'annuncio dell'operazione.
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Musk, secondo l'accusa, avrebbe dovuto avvisare la Securities and Exchange Commission entro 10 giorni, ovvero il 24 marzo, dal superamento della quota del 5% in Twitter. Invece la segnalazione alla Sec è arrivata "solo" il 4 aprile. In questo modo il magnate ha potuto comprare azioni di Twitter ad un prezzo "normale", mentre dopo l’annuncio il titolo è schizzato in Borsa.
Al momento Musk non ha rilasciato commenti sulla notizia.