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di Andrea Salvadori

Twitter batte le stime degli analisti: ricavi e pubblicità in crescita del 29%

Il social network dei cinguettii chiude il terzo trimestre dell'anno con un giro d'affari di 758 milioni di dollari, di cui 650 milioni provenienti dall'advertising

Twitter batte le stime degli analisti e chiude il terzo trimestre delll’anno con ricavi pari a 758 milioni di dollari, in crescita del 29%. L'utile per azione, escludendo le voci straordinarie, è pari a 21 centesimi di dollaro. L’utile netto è stato pari a 789,18 milioni di dollari, in deciso miglioramento rispetto al rosso di 21,1 milioni del terzo trimestre del 2017, un risultato su cui hanno influito in modo determinante benefici fiscali per 702 milioni di dollari. Nelle contrattazioni prima dell'apertura della Borsa di New York, il titolo di Twitter ha guadagnato circa l'11%. Il consensus si attendeva un fatturato di 703 milioni e un utile per azione di 15 centesimi. La società guidata da Jack Dorsey registra così per il terzo trimestre consecutivo un incremento del suo business a doppia cifra, mentre il bilancio è in utile da ormai quattro trimestri. Bene la raccolta pubblicitaria (un business del quale in Italia si occupa Sky Media), in aumento sempre del 29% a quota 650 milioni di dollari. I formati video rappresentano più della metà dell'advertising della società. Twitter ha fatto quindi sapere che l'engagement pubblicitario della piattaforma è aumentato nel giro di un anno del 50%. La raccolta sui profili Twitter è cresciuto del 36% a quota 617 milioni di dollari, mentre l'advertising generato esternamente, in particolare attraverso la Twitter Audience Platform, è calato del 31% a 33 milioni di dollari. Le altre voci di ricavi, che includono anche il licensing dei dati, sono cresciute del 25% a quota 108 milioni di dollari. In calo più del previsto invece gli utenti attivi mensili, 326 milioni contro i 330 milioni previsti dal consensus. Un dato in decremento del 9% rispetto ai 335 milioni dello stesso periodo del 2017. Sul calo degli utenti ha pesato anche la maggior attenzione con cui Twitter ha iniziato a trattate i suoi profili nei mesi scorsi, eliminando milioni di account fasulli, la maggiorparte dei quali utenze automatiche spesso programmate per rilanciare bufale o avvelenare le discussioni sul social. Gli utenti attivi quotidiani, di cui Twitter non fornisce però il numero complessivo, sono invece aumentati nel trimestre del 9%. Dopo tre trimestri di incrementi a doppia cifra, il risultato è sceso dunque sotto l'asticella del +10%. Gli Stati Uniti rimangono il primo mercato della società con un giro d'affari di 335 milioni di dollari nel trimestre, a +30%, posizionati sempre davanti al Giappone, dove i ricavi sono cresciuti del 44% a quota 130 milioni di dollari.

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