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di Alessandra La Rosa

Su Instagram scendono i costi della pubblicità e aumenta l'engagement. I risultati di uno studio

Una ricerca internazionale ha analizzato l'andamento di cost-per-click (CPC), cost-per-impression (CPM) e click-through rate (CTR) delle principali piattaforme social. Ecco che cosa ha scoperto

Buone notizie per gli inserzionisti di Instagram. Secondo uno studio della società specializzata in reportistica e automazione AdStage, i costi della pubblicità sul social network fotografico sono sensibilmente scesi nel Q3 2018 rispetto al trimestre precedente: i cost-per-click (CPC) hanno visto un -21%, a 1,09 dollari (il valore più basso di tutto l'anno), i cost-per-impression (CPM) un -19% a 6,90 dollari. Il click-through rate (CTR) sulla piattaforma è invece aumentato dell'8,9% trimestre su trimestre, segnando addirittura un aumento del 150,1% anno su anno. Condizioni particolarmente positive per i brand che acquistano spazi pubblicitari su Instagram, e che con buone probabilità andranno ad alimentare ultieriormente il business adv del social, già in aumento del 177% anno su anno secondo un report di luglio di Merkle.

I trend di Facebook, Twitter e LinkedIn

Diversa la situazione per Facebook. La piattaforma di Zuckerberg, su cui secondo lo stesso studio di Merkle la pubblicità sul News Feed è aumentata di (solo) il 40% in un anno, non offre ai brand gli stessi vantaggiosi numeri del suo fratellino minore Instagram: il terzo trimestre ha visto - per la pubblicità sul News Feed - i CPC più alti dell'anno, a +27,9% rispetto al trimestre precedente, e sebbene i CPM siano scesi del 15,6%, di contro il click-through rate ha visto un calo del 35,7%. Il che tradotto vuol dire che gli inserzionisti pagano di più per avere meno engagement. Almeno sul News Feed: su Audience Network e Messenger invece le performance sembrano essere lievemente migliori, con CPC in calo e CTR in aumento; in crescita anche i CPM su Audience Network. Nel caso di Twitter e LinkedIn, infine, entrambi i social hanno registrato dei cali di CPC e CPM nel Q3 rispetto al Q2, e un aumento rispettivamente del 23% e del 26,9% dei CTR. Nel caso di LinkedIn, in particolare, il cost-per-click è stato il più basso in assoluto, a quota 3,77 dollari, sceso di oltre un dollaro rispetto al secondo trimestre e di 2,38 dollari anno su anno, e il CTR ha segnato un balzo del 73% nell'ultimo anno.

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