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29/06/2021
di Lorenzo Mosciatti

Facebook, giudice Usa respinge causa antitrust

La compagnia fondata e guidata da Mark Zuckerberg vola in Borsa e supera i 1.000 miliardi di capitalizzazione

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La Corte federale statunitense di Columbia respinge le azioni antitrust contro Facebook, sollevate lo scorso dicembre dalla Federal Trade Commission e da una coalizione di procuratori di 48 stati americani ”, e vola in Borsa superando una capitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari.


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La compagnia fondata e guidata da Mark Zuckerberg era stata accusata di “monopolio illegale”, in particolare in relazione all’acquisizione di Instagram e WhatsApp, avvenute rispettivamente rispettivamente nel 2014 e 2012. La Federal Trade Commission, l’agenzia federale la cui missione è tutelare i consumatori e favorire la concorrenza, e le procure di quasi tutti gli Stati americani hanno indagato a lungo su Facebook e sulle sue presunte pratiche anticoncorrenziali, sino alla formalizzazione dell’accusa di aver usato la sua posizione per eliminare qualsiasi minaccia al suo monopolio. L’organismo federale puntava ad ottenere un’ingiunzione permanente che potesse includere anche la vendita forzata del social delle immagini e dell'app di messaggistica, o l’obbligo di non poter imporre più condizioni anticompetitive contro gli sviluppatori di software. 

Il giudice della corte federale ha motivato la sua decisione affermando che le prove presentate non sono sufficienti e l’azione è stata presentata troppo tardi. La Federal Trade Commission potrà ora ripresentare l’accusa entro 30 giorni modificandone però in parte i termini. 

Dopo la bocciatura, il titolo di Facebook ha guadagnato ieri sera a Wall Street il 3,69%, facendo volare la capitalizzazione di mercato del social oltre i 1.000 miliardi di dollari.

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