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01/04/2019
di Alessandra La Rosa

Sizmek chiede il Chapter 11 americano per contrastare le difficoltà finanziarie

La società ha presentato istanza per il Capitolo 11 del Codice di Bancarotta americano. Una mossa con cui punta a ottenere accesso a capitali mentre continua a valutare alternative strategiche per rimettere in sesto i propri conti

In un ecosistema ad tech alla ricerca di nuovi equilibri, un importante player palesa le proprie difficoltà finanziarie: si tratta di Sizmek, che ha presentato istanza per il Chapter 11, una norma della legge fallimentare statunitense finalizzata alla soluzione della crisi dell'impresa attraverso un piano di riorganizzazione, molto simile al nostro concordato preventivo. Dopo aver esplorato negli scorsi mesi varie opzioni strategiche, venerdì la società ha annunciato con una nota ufficiale di avere avviato un procedimento volontario nell'ambito del Capitolo 11 del Codice di Bancarotta degli Stati Uniti, per "preservare il proprio valore e ottenere accesso a capitali mentre l'azienda continua a valutare alternative strategiche". Circa un mese fa, era emerso che la società – complici performance poco brillanti nel 2018 – era alla ricerca di un nuovo round di investimenti. In particolare, stava lavorando con la società di private equity Cerberus Capital Management (suo investitore) per trovare nuovi partner strategici, dopo il rifiuto di un’ulteriore iniezione di capitali da parte di Vector Capital, società che ai tempi aveva finanziato l’acquisizione di Rocket Fuel. Sizmek, nata come Digital Generation, ha costruito il suo successo nel mercato dell'ad serving, in cui è stata per un certo periodo seconda solo a DoubleClick di Google, e con in più una discreta offerta anche nel campo dell'erogazione di pubblicità sulla TV lineare. Un business, quest'ultimo, poi venduto al competitor Extreme Reach per 485 milioni di dollari nel 2013. Da lì, l'intenzione della società è stata quella di focalizzarsi sull'offerta digitale, sotto il brand Sizmek. Un'offerta che negli anni è andata ampliandosi, anche con una serie di importanti acquisizioni, come quella di Peer39 nel 2012, di StrikeAd e di PointRoll nel 2015, per finire con quella di Rocket Fuel nel 2017. Nei mesi precedenti alla presentazione dell'istanza per il Capitolo 11, Sizmek ha avviato ampi colloqui con i propri azionisti, riguardo la richiesta del loro supporto all'azienda mentre questa ricercava alternative strategiche per risolvere i propri bilanci sovraindebitati, spiega Sizmek nella nota. Ma nonostante tali discussioni in essere, il primary lender della compagnia ha preso controllo dei conti bancari aziendali e cercato di deviare i crediti verso clienti, tagliando così l'accesso al capitale. Adesso, con la copertura del Capitolo 11, Sizmek sta cercando di avere accesso alle proprie attuali liquidità per risolvere i suoi conti, e, come dichiara nella nota, "punta a riprendere il normale corso operativo prima possibile".

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