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19/02/2019
di Alessandra La Rosa

Ogury: «Le principali opportunità per i marketer oggi? Intelligenza artificiale e componente mobile»

Secondo la Managing Director Francesca Lerario, il programmatic mobile continuerà a guadagnare importanza, ma è fondamentale comprendere metriche e modalità specifiche del mezzo per poterne cogliere appieno il potenziale

Il Programmatic in Italia è un mercato in piena crescita. Nel 2018 il settore ha sfiorato nel nostro Paese il mezzo miliardo di euro di valore, con un tasso medio di crescita annua negli ultimi 5 anni del 34,4%, come ha rivelato una recente ricerca di IAB Italia confermando le stime del Politecnico di Milano di qualche mese fa. Ma si tratta di un mercato che, nonostante i numeri importanti, è ancora in profonda evoluzione, alle prese con trend in ascesa e nuove sfide per chi opera nel comparto. Quali sono i temi che lo caratterizzeranno quest’anno? Lo abbiamo chiesto a Francesca Lerario, Managing Director di Ogury. Ecco cosa ci ha risposto. Francesca, a tuo parere ci sono dei temi che più di altri stanno guidando o guideranno l'evoluzione del mercato programmatico? «Le due maggiori opportunità che oggi i marketer programmatic devono cogliere per proporre soluzioni out of the box sono l’Intelligenza Artificiale, che applicata alla pubblicità digitale consentirà sempre di più di prevedere le azioni dei consumatori e ottimizzare dinamicamente il messaggio pubblicitario, e l’attenzione per la componente mobile. Su quest’ultimo fronte ricordiamo che si stimano entro il 2020 più di 5,5 miliardi di utenti mobile. La strategia dei brand deve necessariamente essere mobile-first ed è per questo che il programmatic mobile continuerà a guadagnare importanza, ma è fondamentale comprendere le metriche e le modalità con le quali gli utenti interagiranno con questo device rispetto all’uso ordinario del desktop. I dati raccolti da questi dispositivi devono consentire di offrire agli utenti esperienze uniche, personalizzate e contestuali per ogni momento della giornata e la creazione di modelli di attribuzione ad hoc. Sarà interessante vedere come evolverà questo mercato e sono convinta che tutti i media saranno destinati ad entrare nel mondo programmatico». Nel 2018 il Programmatic è stato messo sotto i riflettori, oltre che per i numeri in crescita, anche per le criticità in tema di brand safety e privacy dei dati. Secondo te di cosa si parlerà quest’anno? «Il 2018 è stato un anno ricco di novità per il digital advertising, soprattutto nell’ambito del Programmatic, tra investimenti, GDPR e crescente rilevanza dei dati. Il mercato continua a crescere, ma bisogna rafforzare la fiducia dei brand rispetto a temi quali transparenza, brand safety e viewability. La trasparenza verso le aziende è infatti fondamentale per poter monitorare il rendimento delle campagne e per poter intervenire in tempo reale per effettuare delle modifiche alla creatività o all’impianto media al fine di raggiungere i KPI prefissati e dare più concretezza alla misurazione dei ROI delle aziende. La trasparenza riguarda però anche gli utenti ed è un tema cardine per Ogury. La raccolta del dato avviene solo dopo espresso consenso da parte degli utenti e ci consente di mostrare loro solo comunicazioni altamente rilevanti con gli interessi dimostrati col loro comportamento digitale: la nostra tecnologia è infatti in grado di conoscere quali m-site un utente visita e quali app ha sul proprio device e il relativo utilizzo. Sempre più studi condotti dai brand mostrano come una metrica estremanente significativa sia quella relativa a come gli utenti percepiscono l’adv che ricevono. Secondo Hubspot, il 71% degli intervistati dichiara di essere interessato a ricevere comunicazioni pertinenti con i propri interessi e l’84% dei consumatori crede che la pubblicità intrusiva lasci un pessimo ricordo del brand. Per questo, i marketer avranno sempre più l’obiettivo di monitorare l’efficacia delle proprie campagne sul pubblico e ciò consentirà di verificare il livello di granularità del targeting delle campagne automatizzate, individuando la reach perfetta per massimizzare l’impatto delle comunicazioni. Avere accesso a dati completi e affidabili porta a risultati eccezionali attraverso campagne mirate, altamente pertinenti e che offrono all’utente un’esperienza davvero unica e personale. Sapere chi è il pubblico e come reagisce alle comunicazioni di un brand consente davvero di misurare il reale ritorno dell’investimento pubblicitario. Credo che sarà questo il principale trend per i prossimi mesi e che Ogury si è prefissata di perseguire specializzandosi nel Mobile Journey Marketing. L’obiettivo che ci siamo dati è quello di aiutare i brand a conoscere l’intero mobile user journey basandoci su 3 concetti principali: efficacia, attraverso dati completi, affidabili e accurati relativi al mobile user journey; semplicità di attivazione, con dati che offrono insight immediatamente attivabili sui media; e trasparenza attraverso informazioni raccolte con il consenso informato degli utenti».


Ogury sarà tra i protagonisti della prossima edizione del Programmatic Day, l’evento di Engage e Programmatic Italia dedicato alle nuove opportunità offerte da tecnologia, dati e automazione alla comunicazione pubblicitaria, che si terrà l’11 aprile 2019 all’Auditorium IULM di Milano. Iscriviti gratuitamente a questo link!

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