PubMatic ha annunciato il lancio di una nuova soluzione: si chiama PubMatic Cloud ed è dedicata agli editori e alle società tech che puntano a migliorare l'implementazione e il controllo delle proprie tecnologie programmatiche.
Si tratta di una SSP operativa in modalità Platform-as-a-Service (PaaS): i clienti avranno accesso alla tecnologia, l'infrastruttura globale e le connessioni alle fonti di domanda di PubMatic, allo stesso tempo assicurandosi piena trasparenza e un maggiore controllo sulla monetizzazione dei loro spazi in programmatic.
Secondo la società, le innovazioni del mercato pubblicitario come l'header bidding o i controlli contro le frodi hanno portato grandi vantaggi agli editori, ma d'altro canto hanno contribuito a un aumento sensibile dei costi infrastrutturali e alla necessità di dover gestire complicate integrazioni con i fornitori di pari passo con l'innovazione delle tecnologie. In questa situazione, sia i media owner che le società tecnologiche che collaborano con loro si trovano a dover scegliere se continuare ad effettuare transazioni secondo il modello della revenue share o se costruire una SSP completa in-house. E qui si inserisce l'alternativa di PubMatic Cloud.
Nello specifico, PubMatic Cloud offre uno strumento platform as a service customizzabile, che da un lato offre tutti i benefici di avere una tecnologia programmatic in-house, dall'altro garantisce tutti i vantaggi di un prodotto PubMatic, come integrazioni con oltre 200 DSP e altre sorgenti di domanda, e gli strumenti di verifica degli annunci, fraud detection e brand safety della società.
"Con un ricco set di API in una soluzione configurabile e pienamente verificata, PubMatic Cloud fornisce massima trasparenza e controllo", dichiara la società in una nota.
Contattato da Programmatic Italia, il Regional Director Southern Europe di PubMatic Cristian Coccia ci ha confermato che «PubMatic Cloud è disponibile per tutti i nostri clienti worldwide» e dunque anche in Italia, aggiungendo che la società è «una delle prime SSP ad offrire i nostri servizi con un modello PaaS (Platform-as-a-Service)».