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10/01/2020
di Alessandra La Rosa

Michele Marzan, MainAd: «Il 2020 sarà l'anno del retargeting in-app»

Secondo il manager, l'ambiente in-app presenta innegabili vantaggi per il mondo del marketing, sia dal punto di vista della privacy che delle performance pubblicitarie

Se ormai da anni il mobile si è affermato come il mezzo sempre più usato per navigare, guardare video ed effettuare acquisti, secondo Michele Marzan, Chief Strategy Officer di MainAd, il 2020 sarà l'anno della consacrazione del mondo in-app dal punto di vista pubblicitario, in particolare sul fronte del retargeting data-driven. «Si prevede che il giro d’affari legato al download, alla pubblicità e agli acquisti in-app a livello globale raggiungerà 189 miliardi di dollari nel 2020, una previsione che non sorprende considerando quanto tempo gli utenti trascorrono sui loro smartphone: in Italia, una media di quattro ore al giorno», spiega Marzan. Secondo il manager, l'ambiente in-app presenta innegabili vantaggi per il mondo del marketing, sia dal punto di vista della privacy che delle performance pubblicitarie. «Vista la costante pressione dovuta a normative sui dati e alla sostituzione dei cookie di terze parti con altre strategie di tracciamento, il prossimo anno prevediamo che brand e professionisti del marketing sperimenteranno di più con il retargeting in-app, utilizzando i first-party data forniti dalle interazioni opt-in degli utenti con le app. Questo consentirà ai marketer di raggiungere i consumatori in-target con annunci e offerte che rispondono ai loro bisogni e interessi personali, sulla base di dati specifici relativi a localizzazione, comportamento e preferenze. Con il tema privacy in primo piano nell'agenda digitale, l'utilizzo dei dati forniti dalle app offre al nostro settore l'opportunità di iniziare il nuovo decennio garantendo allo stesso tempo esperienze significative e il rispetto dei dati personali, permettendo ai brand di consolidare le loro relazioni con i consumatori». «L'ambiente in-app fornisce un altro vantaggio agli addetti di marketing - prosegue Marzan -: poiché gli utenti nel momento in cui scaricano un’app fanno una scelta consapevole, sono anche più aperti ad interagire con esso su diversi canali e dispositivi. Questo consente ai brand di rimanere rilevanti e di catturare l'attenzione del loro target audience anche sui dispositivi mobili. Questo è l'approccio che MainAd sta portando avanti e che continuerà nel 2020, supportato dai dati forniti da ricerche nel settore che mostrano come il retargeting in-app abbia portato a una crescita del 63% in termini di revenue per le aziende che hanno utilizzato questa forma di retargeting tra il 2018 e il 2019».

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