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23/02/2019
di Alessandra La Rosa

Dieci big dell'editoria francese uniscono le forze per creare un sistema di login unificato

I publisher, insieme, raggiungono l'80% dei francesi su internet. Investiranno 5 milioni di euro in 3 anni per creare una infrastruttura tecnologica comune e indipendente

Oggi nella nostra rassegna spazio a una nuova alleanza in Francia sul fronte dati, al bilancio 2018 di The Trade Desk e alle preoccupazioni delle agenzie sul tema delle frodi.

Dieci big dell'editoria francese si uniscono per creare un sistema di login unificato

In Francia, 10 media company tra editori di news, radio e broadcaster, si sono messi insieme per lavorare a una tecnologia di login unificato. Si tratta di Le Figaro, Altice, Team, M6-RTL, Lagardère Active, Czech Media Invest France, 20 Minutes, Les Echos-Le Parisien, Le Point e Radio France (realtà che insieme raggiungono l'80% dei francesi su internet), che hanno unito le risorse, e 5 milioni di euro in 3 anni, per creare una infrastruttura tecnologica comune e indipendente che potrà in seguito essere utilizzata anche da altri publisher, e che consentirà di accedere - con lo stesso indirizzo email - a tutte le property degli editori. Un progetto utile per competere con i walled garden e per facilitare la conformità della raccolta dei dati al GDPR. Leggi di più su Digiday.

The Trade Desk, il 2018 si chiude col segno "più"

The Trade Desk chiude il 2018 in positivo. Secondo l'ultima trimestrale della società di ad tech, le aziende hanno investito sulla piattaforma 2,35 miliardi di dollari l'anno scorso, per un totale di 447 milioni di ricavi, il 55% in più del 2017. Anche il trimestre è andato bene: +56% di giro d'affari, a quota 160,5 milioni. E nel 2019, la società si aspetta una spesa lorda sulla piattaforma di 3,2 miliardi, e un fatturato di 637 milioni di dollari. A trainare la crescita, la forte customer retention, oltre al lancio di nuovi prodotti e funzionalità. Leggi di più su MediaPost.

Per le agenzie, le frodi sono il principale ostacolo all'aumento della spesa adv

In un sondaggio condotto dalla società di misurazioni Integral Ad Science (IAS) negli Stati Uniti, il 69% dei professionisti d'agenzia ha dichiarato che le frodi sono il principale ostacolo alla crescita degli investimenti pubblicitari. Un'opinione condivisa dal 52,6% di chi lavora in azienda. Sebbene non si abbia una cifra precisa, si stima che le frodi pubblicitarie possano costare in effetti agli inserzionisti una cifra stimata tra i 6,5 miliardi di dollari e i 19 miliardi. Leggi di più su eMarketer.

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