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17/01/2020

Chrome, secondo ANA e 4A il blocco dei cookie terzi rischia di “soffocare l’industria”

In un comunicato congiunto, le due associazioni americane hanno fatto appello a Google affinché non imponga la sua decisione prima che siano state trovate alternative efficaci e condivise

A pochi giorni della decisione di Google di dismettere i cookie di terze parti su Chrome, giunge la preoccupata reazione dell’Association of National Advertisers e dell’American Association of Advertising Agencies.

In un comunicato stampa congiunto, Dan Jaffe e Dick O’Brien, rispettivamente Vice Presidenti Esecutivi di ANA e 4A, hanno osservato che “la decisione di Google di bloccare i cookie di terze parti su Chrome potrebbe avere gravi impatti competitivi per il business digitale, i servizi ai consumatori e l’innovazione tecnologica. Essa minaccia di danneggiare sostanzialmente una buona parte dell’infrastruttura dell’internet di oggi senza fornire alternativa attuabili, e potrebbe bloccare l’ossigeno economico proveniente dalla pubblicità, di cui startup e società emergenti hanno bisogno per sopravvivere”.

Con una quota di mercato che supera il 60%, Chrome domina il settore dei browser a livello globale. Non stupisce quindi che la mossa di Google abbia destato diversi perplessità nell’industria circa il futuro del tracciamento cross-sito, dell’ad-serving e soprattutto delle attività di retargeting.

“Siamo profondamenti delusi dal fatto che Google abbia comunicato un cambiamento di tale portata senza previe consultazioni con gli operatori delle industrie del digitale e della pubblicità. Intendiamo lavorare con i portatori di interesse e i decisori politici per assicurarci che siano disponibili alternative efficaci e competitive prima che la modifica abbia effetto totale. Collaboreremo con Google per raggiungere questo obiettivo, così da poter assicurare che il mercato della pubblicità digitale continui ad essere competitivo ed efficiente. Nel frattempo, sollecitiamo Google a impegnarsi pubblicamente e rapidamente a non imporre questa moratoria sui cookie di terza parte finché non siano disponibili alternative efficaci e significative”, si legge nella nota di ANA e 4A.

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