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26/11/2018
di Teresa Nappi

Domus: raccolta adv 2018 a +20% trainata dal digital

Risultato positivo per l'intera piattaforma con l'online che ha contribuito con una crescita superiore al 50%. Per il 2019 si stima un’ulteriore aumento a doppia cifra. Nuovo direttore per il 2019 l’architetto Winy Maas

Domus si conferma un punto di riferimento per tutto il mondo dell’architettura e del design e un sistema multimediale di successo capace di integrare con efficacia carta, web ed eventi. Il piano editoriale 2019 prevede come sempre l’uscita di undici numeri: i primi dieci saranno curati dal neo direttore Winy Maas e l’undicesimo, dedicato all’italianità, sarà realizzato dalla redazione. Molteplici gli allegati speciali che accompagneranno nel corso dell’anno la rivista in edicola: a inaugurare la serie sarà una inedita guida dedicata ai principali studi di architettura italiani e stranieri, a cui si aggiungerà, come ulteriore novità, uno speciale dedicato all’interior design. Tornerà l’allegato Green sulla progettazione sostenibile, giunto alla dodicesima edizione consecutiva. Dopo il successo della prima edizione è confermato anche il Domus Paper Design, il tabloid veicolato in free press, realizzato in occasione della Milano Design Week. Particolare attenzione verrà dedicata al mondo del contract, coerentemente alla nuova linea editoriale di forte matrice urbanistica disegnata da Winy Maas: raddoppierà l’appuntamento in edicola (speciale in primavera e in autunno) e contestualmente verrà creato un momento d’incontro tematico destinato a diventare un appuntamento annuale per tutto il mercato di riferimento, al pari dell’evento internazionale “domusforum”, confermato dopo il grande entusiasmo della prima edizione.

Il nuovo direttore Winy Maas

Confermato quindi il passaggio di testimone internazionale a Domus: dopo l’architetto e designer italiano Michele De Lucchi, che ha firmato la rivista nel 2018, sarà l’architetto olandese Winy Maas a curarne i contenuti nel 2019. Cofondatore del noto studio MVRDV con sede a Rotterdam e a Shanghai, Maas (classe 1959, Schijndel) è un architetto di fama mondiale, profondo teorico urbanista, docente all’Università di Delft dove ha fondato e dirige l’istituto di ricerca The Why Factory e visiting professor in vari atenei del mondo tra i quali il MIT, l’ETH di Zurigo e, dall’anno prossimo, la Columbia University di New York. Sarà il quarto direttore straniero nella storia dell’iconica rivista di architettura, design e arte fondata nel 1928 da Gio Ponti (gli altri furono Franç ois Burkhardt, Deyan Sudjic e Joseph Grima) e il secondo protagonista del progetto Domus 10x10x10: con lui infatti prosegue l’inedita formula editoriale - inaugurata proprio con Michele De Lucchi lo scorso anno - che vede avvicendarsi al timone dei contenuti di Domus, 10 architetti di fama internazionale per 10 numeri ciascuno e un totale di 10 anni. U Un viaggio lungo, quanto mai originale e sorprendente, che accompagnerà la rivista al suo centesimo anno di vita. Il primo numero sarà disponibile nelle edicole, nelle migliori librerie specializzate e bookshop museali sia in Italia che all’estero a inizio gennaio 2019.

I risultati raggiunti nel 2018 e gli obiettivi 2019

La buona salute del brand è testimoniata anche dai risultati del 2018. Le previsioni di raccolta pubblicitaria (leggi qui l'articolo dedicato) annunciate alla fine dello scorso anno (+20%) sono state confermate: risultato positivo su tutta la piattaforma con la carta in controtendenza rispetto al mercato e il digital che ha contribuito registrando una crescita superiore al 50%. Per il 2019 si stima un’ulteriore crescita a doppia cifra andando a consolidare il processo iniziato nel 2017. Cresce anche il traffico generato dal sito domusweb.it: a un anno dal lancio (era stato presentato proprio a ottobre 2017) la media mensile delle pagine viste da novembre 2017 a ottobre 2018 registra un +91% rispetto allo stesso periodo 2016 -2017. Positivo anche il dato diffusionale che segna un +12% a fine 2018 in controtendenza con il mercato edicola che si stima in calo del 6%. Per il 2019 si prevede una sostanziale stabilità del diffuso Italia e una leggera crescita del diffuso estero, coerentemente alla nuova direzione.

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