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18/06/2019
di Alessandra La Rosa

Sicurezza digitale, nasce un'alleanza globale. All'interno i "big" dell'adv

La Global Alliance for Responsible Media, "battezzata" a Cannes, è composta dai maggiori inserzionisti, agenzie e piattaforme media. Il suo obiettivo? Rendere internet un posto più sicuro per i brand e gli utenti

Un'alleanza globale per rendere l'ecosistema digitale un ambiente sicuro per utenti e brand. E' quella che mette insieme alcuni dei principali operatori del mondo pubblicitario, tra agenzie, aziende, centrali media, piattaforme e associazioni di mercato, e che, col nome Global Alliance for Responsible Media è stata "battezzata" in questi giorni al Festival Internazionale della Creatività di Cannes. Il gruppo punta ad affrontare il problema della brand safety, uno dei temi più caldi del mondo della pubblicità digitale oggi, sviluppando progetti, strumenti e protocolli per rendere internet un ambiente più sicuro per gli inserzionisti, ma anche per il pubblico. "Con circa 3,8 miliardi di persone online - recita infatti una nota stampa - il mondo è sempre più connesso, tuttavia l'aumento dei rischi di contenuti online pericolosi, falsi e inneggianti l'odio minaccia la nostra comunità globale". E secondo la Global Alliance for Responsible Media, il mondo della pubblicità ha una responsabilità attiva nel promuovere collettivamente la sicurezza dell'ambiente digitale. Da qui la nascita dell'alleanza globale, in cui i membri collaboreranno con editori e piattaforme per risolvere il problema di ambienti media dannosi e ingannevoli, e svilupperanno e porteranno sul mercato un gruppo concreto di attività e soluzioni per una maggiore protezione dei brand. L'alleanza è stata fondata da alcuni membri della World Federation of Advertisers (WFA) e attualmente conta numerose società. Tra le aziende, ci sono big spender come Adidas, Bayer, BP, Danone, Diageo, General Mills, GSK Consumer Healthcare, LVMH, Mars, Mastercard, Mondelēz International, NBCUniversal, Nestlé, Procter & Gamble, Shell e Unilever. Il mondo delle agenzie sarà invece rappresentato da Dentsu, GroupM, IPG, Publicis Media e Omnicom Media Group, mentre tra le piattaforme media ci saranno Facebook, Google/YouTube, Teads, TRUSTX, Twitter, Unruly e Verizon Media. Il tutto sarà supportato dalle principali associazioni di mercato, quali ANA, 4A’s, IAB, ISBA, Mobile Marketing Association, Coalition for Better Ads, Effie Worldwide e WFA, coinvolti anche a livello locale. Il primo passo del gruppo è quello di formare un gruppo di lavoro, a cui sarà affidato il compito di stabilire un primo gruppo di temi prioritari da affrontare, e che si incontrerà regolarmente e riporterà i propri progressi agli altri membri e al mercato. Il primo di questi incontri avverrà proprio a Cannes il 19 giugno, e sarà ospitato dal Media Board della WFA. Il 18 mattina, invece, sempre nell'ambito della kermesse, l'alleanza è stata presentata con una tavola rotonda in cui rappresentanti di Unilever, Mars e Diageo hanno discusso obiettivi e priorità del progetto. Il gruppo conta di utilizzare il Festival come importante cassa di risonanza, essendo un'occasione di richiamo per l'intero mondo pubblicitario: i vari membri chiederanno agli operatori del mercato di aprire i loro incontri affrontando il tema della sicurezza online, chiamando a una maggiore responsabilità collettiva nelle attività media. "È la prima volta che viene costituita un'alleanza che rappresenti tutti le facce dell'industria dei media", si legge nel comunicato. Ed è anche, sicuramente, degno di nota il fatto che tra i membri ci siano grandi nomi del mercato, da big spender ad alcune delle principali holding pubblicitarie, da piattaforme ad tech di portata globale a - non da ultimo - i colossi Google e Facebook. Che sul tema della brand safety - e su quello, legato ad esso, delle fake news - in passato sono caduti, ma che adesso, al di là di nuove misure sulla sicurezza adottate all'interno delle proprie piattaforme, sono pronti a collaborare anche con gli altri operatori, a beneficio di tutti.

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