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11/01/2019
di Andrea Salvadori

Rolling Stone Italia chiude l'edizione cartacea e punta tutto sul digitale

Sul sito, spiega l'editore Luciano Bernardini de Pace, gli utenti unici sono circa 2,5 milioni al mese, le pagine viste oltre 12 milioni e il fatturato pubblicitario ha raggiunto il milione di euro. In programma il rafforzamento dell'offerta video

L’edizione italiana di Rolling Stone chiude la versione cartacea e punta tutto sul digitale. Luciano Bernardini de Pace, l’editore che nel 2015 ha acquisito la licenza del celebre magazine statunitense (in precedenza se ne erano occupati prima Franco Schipani e Joseph Lodato negli anni ’80, e poi dal 2003 la IXO Publishing e quindi Quadratum), ha dunque deciso di porre fine all’esperienza in edicola del periodico. «Era un paio di mesi che ci pensavo e alla fine ho deciso», spiega Bernardini De Pace, alla guida di Luciano Bernardini De Pace Editore e della concessionaria pubblicitaria Magazine International. «D’altronde, è questa la strada che il mercato pubblicitario ci chiede oggi di percorrere. Puntare sul digitale vuol dire attaccare il futuro, rimanere sulla carta difendere il passato. E’ un treno dunque che non si può perdere, una scelta non a caso analoga a quella presa da sempre più celebri brand editoriali in tutto il mondo». Rolling Stone vivrà dunque ora sul sito, dove gli utenti unici sono circa 2,5 milioni al mese e le pagine viste oltre 12 milioni, e dove i fatturati pubblicitari continuano a crescere. «Nel 2018 la pubblicità digitale ha fatturato 1 milione di euro raggiungendo il risultato dal cartaceo. Altri 350.000 euro sono invece arrivati dagli eventi», dice Bernardini De Pace. «Il trend di crescita dell’advertising digitale è costante, i suoi sviluppi inimmaginabili. Nei prossimi mesi rafforzeremo l’offerta di video, anche con produzioni realizzate a quattro mani con i clienti. Le aziende vogliono essere associate a contenuti emozionali e di qualità, per questa ragione apprezzano il native advertising e il branded content». Il magazine può contare inoltre su una consolidata presenza sui social, con 430.000 follower su Facebook, 250.000 su Instagram e 130.000 su Twitter, «così come su Spotify, dove le nostre playlist sono tra le più ascoltate», sottolinea l’imprenditore. A seguito della chiusura dal magazine, la redazione di Rolling Stone convoglia ora le sue forze sul sito guidato da Alessandro Giberti, mentre il direttore Giovanni Robertini, scaduto il contratto che lo legava al magazine, potrebbe avviare un rapporto di collaborazione. Il publisher è sempre Davide Da Rold, mentre il direttore editoriale Massimo Coppola continuerà occuparsi di Rolling Stone in veste di consulente.

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