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15/04/2019
di Simone Freddi

Riforma copyright, via libera definitivo dell'Unione Europea

La normativa che modifica le regole sul diritto d'autore nel mercato unico digitale dell’Unione Europea è stata approvata anche dal Consiglio. Ecco cosa cambia

La riforma del copyright europeo ottiene il via libera definitivo: il Consiglio ha infatti approvato la normativa che modifica le regole sul diritto d'autore nel mercato unico digitale dell’Unione Europea. Come già annunciato, l'Italia ha votato contro assieme a Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo. Astenuti Slovenia, Estonia e Belgio. La Germania, riporta l'Ansa, ha fatto mettere a verbale un suo protocollo in cui invita la Commissione, responsabile dell'attuazione, ad evitare filtri all'upload e censura. "Sono molto contento che abbiamo ottenuto un testo bilanciato, creando molte opportunità per il settore creativo europeo, che rifletterà meglio la nostra diversità culturale, e per gli utenti, la cui libertà di espressione su internet sarà consolidata. E' una pietra miliare per lo sviluppo di un mercato unico digitale robusto e ben funzionante", ha detto Valer Daniel Breaz, ministro rumeno della cultura e presidente di turno del Consiglio Ue. Tra le novità più importanti della riforma, viene data la possibilità (non l'obbligo) agli editori di stampa di negoziare accordi con le piattaforme per farsi pagare l'utilizzo dei loro contenutiGli introiti dovranno essere condivisi con i giornalisti. Gli utenti, inoltre, non rischiano più sanzioni per aver caricato online materiale protetto da copyright non autorizzato, ma la responsabilità sarà delle grandi piattaforme come YouTube o Facebook. Non ci sono filtri ex-ante ma l'obbligo per le piattaforme di fare il "massimo sforzo" per non rendere disponibili i contenuti per cui non hanno i diritti. Obbligatori anche meccanismi rapidi di reclamo, gestiti da persone e non da algoritmi, per presentare ricorso contro un'ingiusta eliminazione di un contenuto. "Con l'accordo di oggi rendiamo le regole del copyright adatte all'era digitale. L'Europa avrà ora regole chiare che garantiscono equa remunerazione ai creatori, diritti per gli utenti e responsabilità per le piattaforme. La riforma era il pezzo mancante del completamento del mercato unico digitale", ha detto il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker.

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