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14/05/2020

Mondadori Media, il Covid "brucia" 1,8 milioni di pubblicità

Le conseguenze dell'epidemia di coronavirus pesano sui conti di Segrate, che registra un risultato netto negativo per 19,1 milioni nei primi tre mesi dell'anno

Le conseguenze dell'epidemia di Coronavirus si fanno sentire sui conti della Mondadori, che ha chiuso il primo trimestre del 2020 con ricavi a 135,3 milioni di euro, in calo del 18,9% rispetto ai 166,8 milioni di euro del primo trimestre 2019 (-17,1% a perimetro omogeneo). In particolare il giro d'affari di Mondadori Media, la società che raggruppa i brand editoriali di Segrate, passa dai 63 milioni del primo trimestre 2019 a 50,3 milioni di euro, in contrazione del 19,6% (-14,8% a perimetro omogeneo), per effetto della chiusura di una parte delle edicole del territorio nazionale e della riduzione della raccolta pubblicitaria. Il gruppo di cui è a.d. Ernesto Mauri segnala che, dopo i primi due mesi del 2020 in linea con le attese, l'andamento del mese di marzo è stato influenzato dagli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19, andando a determinare il risultato del trimestre. Il margine operativo lordo adjusted è passato da 1,7 milioni di euro a un valore negativo di 3,1 milioni. Il risultato netto delle attività in continuità è stato di -19,1 milioni di euro rispetto a -7,9 milioni di euro del primo trimestre 2019. A fine marzo 2020 l’indebitamento netto di Mondadori (ante nuovi principi contabili) era pari a 96,9 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto allo stesso mese dello scorso anno anche per effetto della cessione di Mondadori France, che ha fruttato 62,8 milioni di euro. In un contesto di visibilità ancora incerto in relazione ai diversi scenari macroeconomici e di settore, Mondadori ha rinunciato a formulare una nuova e affidabile guidance.

Trimestrale Mondadori, il dettaglio dell'area media

Nel primo trimestre 2020, l’area Media di Mondadori ha registrato ricavi per 50,6 milioni di euro, in calo del 19,6% rispetto ai 63 milioni di euro del 2019 (-14,8% al netto delle cessioni delle cinque testate). Nei primi due mesi dell’anno, fa sapere la società, la contrazione dei ricavi dell’area Media a livello omogeneo era in linea con la guidance e con l’andamento del mercato di riferimento, attestandosi a circa il -10%. A livello pubblicitario, a gennaio e febbraio si poteva evidenziare una buona crescita della pubblicità sui canali digitali, pari al +4,8%. In seguito a una brusca frenata a marzo, complessivamente i ricavi pubblicitari di Mondadori Media nel primo trimestre si sono contratti del 24% a livello totale e del 20% a perimetro omogeneo. Circa il 60% di tale calo è afferente al Covid-19 ed è stimabile in 1,8 milioni di euro, comprensivo della contrazione dei ricavi delle soluzioni di proximity marketing (AdKaora) del tutto bloccate dal lockdown. L’incidenza dei ricavi digital sul totale ricavi pubblicitari si attesta al 48% circa (dal 42% circa del 2019). Nell’attività di distribuzione e altri ricavi, l’area Media di Mondadori ha registrato una contrazione pari al 10% rispetto all’esercizio precedente (-9,9% al netto delle discontinuità nel 2019). Il Gruppo Mondadori, sottolinea la nota, si conferma l’editore multimediale leader in Italia nel web, con una reach del 84% e circa 33 milioni di utenti unici nel mese di marzo; nei social, con una fan base aggregata di 32 milioni; nei magazine, con 16 milioni di lettori ogni mese. Nel primo trimestre dell’anno, il margine operativo adjusted di Mondadori Media si è attestato a 2 milioni di euro, con una contenuta flessione rispetto al 1° trimestre 2019 (2,6 milioni di euro), per effetto di efficaci misure di contenimento dei costi operativi.

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