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03/07/2019
di Teresa Nappi

Mondadori, Mauri: «Siamo entrati in una nuova fase di crescita». Bene AdKaora

Incontrato a margine di UPA2019, l'A.D. del gruppo conferma i target per il 2019 e rivela ulteriori dettagli sugli investimenti futuri. Il business dell'Area periodici si conferma stabile grazie al digital

Mondadori «sta entrando in una nuova fase, non più gestione della decrescita, ma di gestione della crescita». A dirlo, con soddisfazione, è l’A.D. di Mondadori Ernesto Mauri, incontrato a margine dell’Assemblea Upa2019 (leggi qui l’articolo dedicato). La società editoriale conferma i target per il 2019: «In particolare, un incremento dell’Ebitda, un sensibile incremento dell’utile netto, una generazione di cassa importante tra i 45 e i 50 milioni di euro e soprattutto un’ulteriore riduzione dell’indebitamento che si attesta ora intorno ai 60/65 milioni di euro. Vale a dire 300 milioni in meno in 5 anni, nonostante l’acquisizione di Rizzoli e di Banzai», ricorda il manager. «Stiamo andando benissimo e il secondo semestre andrà bene come il primo. Siamo in linea con la guidance descritta, che nel nostro mercato è un segnale davvero positivo», dice ancora Mauri. Il business di Mondadori ruota, per la maggiore, attorno al segmento Libri (che rappresenta il 70% dei ricavi e 80% del margine). Per il restante, è fatto dai Periodici su cui il manager dichiara: «Anche quest’anno registriamo una forte flessione della raccolta pubblicitaria sulla carta - come sapete -, ma la pubblicità sul digitale cresce a doppia cifra trainata da AdKaora. L’agenzia in 6 mesi ha “fatto” quello che lo scorso anno ha registrato in 12, mettendo a segno, quindi, una crescita del 100% sul 2018. Di fatto quindi, grazie a questo, il business periodici chiuderà in pari trainato dalla linea digitale», rivela ancora Mauri.

Nei piani futuri di Mondadori

Con un cash flow come quello dichiarato e con il closing della cessione dei periodici in Francia prevista a fine mese (leggi qui l'articolo dedicato), il gruppo ora guarda a possibili investimenti: «I nostri attuali business vanno bene, come detto. Ora dobbiamo investire su qualcosa di nuovo». Il manager quindi conferma l’interesse del gruppo ad allargare il perimetro nel mondo Libri in Italia (negli ambiti Professionale e Formazione) e all’estero. «Su quest’ultimo fronte, non ci sono trattative aperte. Prima di muoverci, dobbiamo capire la complessità dei mercati che andiamo ad approcciare prima di passare ai fatti. Su questo ci siamo concentrati negli ultimi tempi. Ora siamo in possesso di una fotografia completa dei mercati e dobbiamo passare alla fase esecutiva», ha concluso.

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