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18/03/2020
di Vincenzo Stellone

Mondadori vende a Paolo Berlusconi e dimezza la sua partecipazione nel Giornale

La quota del gruppo di Segrate scende al 18,445% dal 36,90% detenuto in precedenza

Mondadori prosegue nella politica di cessione delle attività non core. A meno di 24 ore dalla diffusione del bilancio 2019, che ha segnato il ritorno al dividendo dopo 8 esercizi (leggi qui l’articolo dedicato), Mondadori ha comunicato di aver “ceduto alla Paolo Berlusconi Financing (PBF, ndr) il 50% della propria partecipazione nella società collegata Società Europea di Edizioni”, l'editrice del quotidiano Il Giornale. È un passo importante verso quello che, secondo quanto dichiarato dal Ceo di Mondadori, Ernesto Mauri, nel corso della conference call dedicata al bilancio 2019, era in questo momento un obiettivo per la società: ridurre la quota ne Il Giornale «per non appesantire il conto economico di Mondadori con una partecipazione di minoranza in un'attività che non gestiamo». In seguito a questa operazione, la partecipazione di Arnoldo Mondadori Editore nel capitale sociale della Società Europea di Edizioni scende al 18,445% dal 36,90% detenuto in precedenza.

La nuova situazione della Società Europea di Edizioni

Dal punto di vista della proprietà della Società Europea di Edizioni, la mossa di Mondadori cambia poco, come ricostruisce il Sole 24 Ore. Di fatto, già prima dell’operazione di cessione di parte delle quote da parte della società di Segrate, l’editore de Il Giornale era comunque controllato da Paolo Berlusconi attraverso la sua holding PBF con una quota che si attestava sul 57,10 per cento. La compagine azionaria si completa con la Periodica dell’editore Roberto Amodei e casa editrice di Corriere dello Sport e Tuttosport.

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