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03/12/2020
di Lorenzo Mosciatti

Il sistema Domus riparte con Tadao Ando e punta ad aumentare la raccolta pubblicitaria a due cifre nel 2021

Il magazine di Editoriale Domus si avvia a chiudere l’anno con un traffico in crescita sul digitale e con un andamento dell’advertising migliore del mercato

Sofia Bordone

Sofia Bordone

Domus prosegue il suo viaggio nel mondo del design e dell’architettura con un nuovo guest editor e, dopo un 2020 inevitabilmente segnato dalla pandemia e dalla difficoltà economiche che ha provocato, punta a registrare nel 2021 una crescita dei ricavi pubblicitari a doppia cifra. 

Il nuovo guest editor di Domus è Tadao Ando, il noto architetto giapponese che firmerà dunque i prossimi dieci numeri del giornale diventando il quarto protagonista del progetto editoriale 10x10x10 che vede dieci grandi esponenti dell’architettura internazionale alternarsi alla guida di dieci numeri ciascuno, per un totale di dieci anni, fino al 100° anniversario di Domus. 

L’annuncio, e la presentazione del manifesto d’intenti del nuovo guest editor, è stato fatto oggi durante una conferenza trasmessa in diretta streaming sui canali digitali del Sistema Domus.


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Tadao Ando riceve il testimone da David Chipperfield che prima di lui lo aveva ricevuto da Winy Maas a sua volta succeduto a Michele De Lucchi, con cui nel 2018 era stata inaugurato il progetto, ideato da Maria Giovanna Mazzocchi, presidente di Editoriale Domus. Come ogni anno l’annuncio del nuovo guest editor è accompagnato da una monografia, che esce in allegato al numero di dicembre. Il volume, un omaggio corale alla carriera e al pensiero di Tadao Ando, è curato da Walter Mariotti, direttore editoriale del sistema Domus, a cui è affidato l’intero coordinamento del progetto 10x10x10.  

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I dati di traffico dell'offerta digitale e le prospettive pubblicitarie

Intanto Domus, "nonostante il Covid-19 e l’assenza di un evento di rilievo per il settore come il Salone del Mobile di Milano", spiega Editoriale Domus in una nota, si avvia a chiudere un anno comunque con indicazioni anche positive, soprattutto per quanto riguarda il livello di traffico della piattaforma digitale. Nel 2020 domusweb.it ha infatti superato i 410 mila browser unici (oltre il +20% nei confronti del 2019) e i 4,3 milioni di pagine viste (oltre il +30%), registrando una fruizione sempre più mobile-oriented. A questo proposito, oltre il 65% delle visite proviene da dispositivi mobili, mentre nel 2019 si fermavano a poco più del 50% (fonte dati Webtrekk 2020 al 30 novembre, valori medi mese). A questi dati va aggiunta la dimensione social, che rende il network digital di Domus in grado di dialogare con quasi 400 mila follower su Instagram e più di 700 mila su Facebook.

Nel 2020 il mercato ha riconosciuto al brand un’autorevolezza e una capacità di endorsement unica: a confermalo, si legge nel comunicato, è l’andamento pubblicitario penalizzato dalla pandemia in misura decisamente inferiore, circa la metà, rispetto alla media dei suoi competitor. 

Il potenziamento di contenuti e formati previsto per l’anno nuovo dovrebbe permettere, nelle intenzioni dell’editore, di proseguire il dialogo con le aziende del core business e allargare il perimetro delle relazioni a nuove categorie di interlocutori. Grazie ad un’offerta pubblicitaria che integra in modo sempre più efficace i diversi canali, il sistema Domus guarda dunque al 2021 con un obiettivo di crescita a doppia cifra dei ricavi generati dall’advertising.

Il brand si attende nel nuovo anno buoni risultati sia dalla stampa, con un importante recupero verso l'anno precedente potendo contare sull’allargamento a nuovi settori e la copertura di nuove aree di contenuto, sia dal digital. Quest’ultimo chiude infatti il 2020 in linea con l’andamento di mercato grazie alla creazione di nuovi format, come “Domus for Design”, diventato un vero e proprio laboratorio digitale in grado di dar voce a designer, architetti, intellettuali, oltre che garantire sostegno alle aziende, specie nel difficile periodo di lockdown. Sempre lato digital, per il 2021 sono previste ulteriori nuove soluzioni di storytelling, dedicate al “saper fare” delle aziende e all’approfondimento di tematiche legate alla sostenibilità.


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Lato eventi, nonostante le grandi difficoltà dettate dalla pandemia, il Domusforum - main event ideato e organizzato dal brand e giunto quest’anno alla terza edizione - ha registrato una crescita dei ricavi. Virato in formato digitale, per ottemperare alle disposizioni di sicurezza, ma rimasto fedele alla sua originaria formula istituzionale, l’evento tornerà con la quarta edizione nella seconda parte del 2021.

Tra le novità annunciate per il 2021 vi è nascita di una nuova area strategica intitolata “Domus Contest”, dedicata alla comunicazione e promozione dei grandi progetti e concorsi di architettura. Uno strumento messo a disposizione dei committenti, delle grandi aziende, degli investitori istituzionali, oltre che degli sviluppatori e dei fondi di investimento a carattere immobiliare.

«In un anno così complicato in cui il mondo del design come quello dell’architettura hanno subito un improvviso e prolungato semaforo rosso, Domus ha confermato la sua innata capacità di affrontare le sfide più difficili riuscendo a cavalcare l’onda con quel profondo senso di responsabilità verso i suoi utenti e l’intera comunità di stakeholder», ha detto Sofia Bordone, a.d. di Editoriale Domus. «La sua evoluzione, il suo anticipare i tempi, il suo oltrepassare i confini non si ferma. Ribadendo l’impegno a continuare a essere fonte di ispirazione per i professionisti e le nuove generazioni del settore oltre che un affidabile ed esclusivo interlocutore per il mercato, Domus guarda al 2021 con ottimismo ed entusiasmo. E con la speranza di un ritrovato semaforo verde per tutti».

L’evoluzione editoriale di Domus

Tornando al magazine, Domus annuncia per il 2021 un’evoluzione nella sua struttura. Sarà il “Diario”, prima parte del giornale a cui seguono le market news e i progetti selezionati dal Guest Editor, a presentare un incisivo miglioramento risultando suddivisa in tre macro sezioni a ciascuna delle quali verrà data precisa identità. 

Si tratta di “Diario_Attualità”, focus dedicato ai grandi temi del dibattito pubblico e specialistico contemporaneo che verranno illustrati attraverso progetti di architettura o urbani e che conterranno le rubriche “round table” per una discussione multidisciplinare, “pro and Cons” per avere il confronto tra due opinioni d’autore, “recensione di libri”, “choosing art” per un focus al collezionismo, “my home” in cui un personaggio racconterà come vive la propria casa e “coffee break” la consueta intervista di Walter Mariotti a un personaggio noto. A seguire la sezione “Diario_Design”, uno spazio che parla di oggetti e progetti in chiave giornalistica raccontando il design per bambini, le iniziative legate a luoghi, negozi e showroom oltre che mostre e fiere di settore. Al suo interno anche un “debutto” al mese dedicato al un giovane designer emergente.  Infine “Diario_Rassegna” a cui verrà data maggiore profondità e ritmo diversificando l’approccio ai prodotti, inserendo close up fotografici, interviste e il racconto di una storia aziendale ogni mese.

Ad accompagnare gli 11 numeri del magazine, dieci firmati da Tadao Ando e uno realizzato interamente dalla redazione dedicato all’italianità, saranno 4 speciali tematici: il primo, in uscita a giugno, si intitolerà “Progettazione e Design Sostenibile”, il secondo previsto per ottobre verrà dedicato al living contemporaneo e si chiamerà “Domus Interior Design”. In chiusura d’anno è confermato l’allegato Contract (novembre) e la monografia dedicata al nuovo Guest Editor (dicembre).

Le prospettive 2020 di Editoriale Domus

In un incontro organizzato a metà ottobre, Editoriale Domus aveva detto di aspettarsi una chiusura d’anno con un calo dei ricavi complessivi del 15% e un bilancio non in attivo, sottolineando come il consuntivo sarebbe potuto cambiare alla luce di eventuali cambiamenti nelle disposizioni nazionali di contenimento della pandemia. Per quanto riguarda l’advertisimg, l’editore stimava allora una contrazione del 25%-30% per l’offerta cartacea e tra il 10% e il 15% per il digitale.

I mesi più duri per l’editore sono stati aprile, maggio e giugno 2020, dove il calo del fatturato ha toccato il 30% rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso, con la raccolta pubblicitaria in particolare in diminuzione del 50%. Luglio, agosto e settembre sono stati invece i mesi segnati da una ripresa del business.  

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