Resta il colosso digitale (e pubblicitario) di sempre, ma per lui il 2019 comincia un po' sottotono. Stiamo parlando di Google/Alphabet, che oggi 29 aprile ha comunicato i dati finanziari relativi ai primi tre mesi dell'anno. Dati che non hanno soddisfatto le stime degli analisti, e che hanno portato il titolo ha cedere il 7% a Wall Street.
Il fatturato di Alphabet ha raggiunto nel Q1 i 36,34 miliardi di dollari, contro i 37,33 stimati, con un utile netto di 6,657 miliardi (il dato non-GAAP per azione è di 11,90 dollari, contro i 10,61 previsti). I costi di acquisizione del traffico hanno toccato quota 6,86 miliardi di dollari (7,26 le stime di Wall Street).
Questi i numeri assoluti, certamente grandi. Ma se si vanno ad analizzare gli andamenti, si scopre che, a fronte di un +28% di un anno fa, adesso il fatturato è aumentato del 17%, e la pubblicità è cresciuta del 15% a 30,7 miliardi di dollari contro il +24% del 2018. Gli stessi Paid Click sulle property della società hanno visto nel Q1 2019 un +39%, in netto rallentamento rispetto al trimestre precedente (+66%) e al Q3 2018 (+62%), con un Cost-per-Click sulle property Google a -19%. Rallentamenti che secondo il CFO di Alphabet Ruth Porat sono da imputare soprattutto a YouTube, che attualmente «rappresenta la stragrande maggioranza dei click totali».
Sulle performance complessive invece c'è stato un altro elemento che ha certamente pesato, ossia la multa da 1,5 miliardi di euro affibiata a Google dall'Unione Europea a marzo dopo un'indagine antitrust su alcuni strumenti pubblicitari della società. Una multa che ha di fatto mandato in fumo 1,7 miliardi di dollari di profitti after-tax della società nel trimestre.
Intanto, per compensare il rallentamento della pubblicità, da cui tuttora viene la maggior parte dei suoi introiti, Mountain View sta col tempo puntando anche su altre aree di business, come l'hardware e il cloud: la divisione "altri ricavi" è aumentata del 25% a 5,45 miliardi di dollari, sebbene costituisca anche l'area maggiormente responsabile dell'aumento dei costi operativi della società.