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19/04/2019
di Lorenzo Mosciatti

Gedi, ricavi e utile in calo nel primo trimestre. Pubblicità su internet a +3,2%

I ricavi advertising sono risultati in calo dell’8%, mentre quelli derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente il 12,4% del fatturato consolidato

Gedi ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 2 milioni di euro, in calo rispetto ai 3 milioni di euro dello stesso periodo del 2018. I ricavi consolidati, pari a 145,6 milioni di euro, hanno registrato una flessione del 6,5% rispetto al primo trimestre del 2018. Il gruppo presieduto da Marco De Benedetti, e guidato dall’a.d. Laura Cioli, ha visto calare del 6,5% i ricavi diffusionali, pari a 67,1 milioni di euro, mentre i ricavi pubblicitari sono risultati in calo dell’8% rispetto al primo trimestre del 2018. I ricavi derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente il 12,4% del fatturato consolidato (il 17,5% sul brand Repubblica). I prodotti digitali delle diverse testate di Gedi hanno raggiunto a fine marzo 2019 i 119 mila abbonati. Tornando alla pubblicità, l’evoluzione della raccolta sui diversi mezzi del gruppo riflette l’andamento dei rispettivi mercati di riferimento: la pubblicità su internet è cresciuta del 3,2%, quella sulle radio ha registrato un calo del 2,2% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2018, mentre la raccolta su stampa ha segnato una flessione del 12,7%. Il margine operativo lordo è calato da 11,4 milioni a 8,4 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2019 ammontava a 124,7 milioni, in aumento rispetto ai 103,2 milioni di fine 2018. I costi, inclusi gli ammortamenti, sono inferiori del 5,5% rispetto al primo trimestre del 2018: sono diminuiti sia i costi del personale (-4,8%) sia gli altri costi (-6,1%). Gedi precisa infine che le riduzioni di costi "non riflettono ancora in modo significativo gli effetti della ristrutturazione relativa alla redazione de la Repubblica (avviata operativamente nel mese di marzo) e della chiusura di due ulteriori stabilimenti di stampa (da aprile)".

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