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09/09/2019
di Cosimo Vestito

Media, tecnologia e creatività al centro di Teads Converge 2019

I più importanti marchi e le maggiori agenzie hanno partecipato al convegno di tre giorni finalizzato alla discussione di tendenze, visioni e codici per una pubblicità di qualità

L’applicazione delle tecnologie digitali alla pubblicità ha avuto un ruolo cruciale nell’evoluzione delle attività di comunicazione. L’affinamento degli strumenti in mano agli inserzionisti e, contemporaneamente, la personalizzazione delle esperienze online degli utenti sono solo due dei maggiori vantaggi derivanti dalle innovazioni verificatesi nel dominio dell’online. Accanto a questi fenomeni positivi, tuttavia, sono emerse anche delle criticità, insite nella natura stessa dell’internet, come la possibilità di falsificare informazioni e il tracciamento invasivo del comportamento degli utenti. Il risultato è una sensazione di vulnerabilità da parte dei consumatori e un’incrinatura nel rapporto tra questi e gli operatori dell’industria. Tuttavia, rilevano alcune ricerche, i consumatori si fidano più dei marchi che dei loro governi. Si tratta di un’investitura importante, che segnala come gli utenti pretendano che le aziende si assumano delle responsabilità, anche quando si parla di comunicazione. Emerge quindi il tema della brand safety e dell’esigenza di esperienze pubblicitarie pulite, affidabili e inserite in ambienti editoriali di pregio. Anche il fattore dell’attenzione gioca un ruolo importante in un contesto in cui le persone sono bombardate di messaggi e soggette a numerose distrazioni. Per questa ragione, quindi, è importante invitare gli utenti a rivolgere gli occhi (e orecchie) all’annuncio senza forzarli, ma al contrario dando loro il controllo. Con questa argomentazione Dario Caiazzo, Managing Director per l’Italia di Teads, ha aperto l’edizione 2019 di Teads Converge, convegno della durata di tre giorni, tenutosi a Mykonos, volto ad analizzare come media, tecnologia e creatività stanno generando nuove visioni e codici semantici per una pubblicità di qualità. Tanti gli ospiti italiani e internazionali, rappresentanti dei più importanti marchi e agenzie del settore. Dopo l’introduzione del manager, a prendere la parola è stato Luca Aiello, Head of Business Development della società, che ha illustrato al pubblico caratteristiche e funzioni di Teads Audience Suite, piattaforma di targeting, pianificazione e reportistica, e Teads Ads Manager, la piattaforma di acquisto di spazi pubblicitari che consente di gestire in autonomia le campagne. L’intervento di Lucio Mormile, Head of Performance Advertising, Southern-Eastern Europe & MENA, ha evidenziato come Teads stia ampliando il proprio spettro operativo, includendo nella propria offerta, tradizionalmente più orientata alla brand awareness, sempre più strumenti di performance marketing. Ne è il primo esempio True Visits, soluzione con cui Teads ha introdotto il Cost Per Incremental Visitor (CPiV), modello d’acquisto per cui i brand non pagano per i click ma solo per i nuovi visitatori, escludendo così coloro che hanno visitato il sito web in precedenza «In questo modo, permettiamo ai nostri clienti di entrare in contatto con potenziali consumatori valorizzando solo visite incrementali verificate, il tutto nella massima trasparenza. Ci stiamo ora muovendo in un territorio nuovo che definiamo “brandformance”, e continueremo a sviluppare nuovi strumenti in questo senso», ha spiegato Mormile. “Transdigitalism” è stato invece il titolo scelto da Antonella La Carpia, Marketing Director EMEA & APAC, per la sua presentazione, focalizzata sulle tendenze creative e tecnologiche in atto nella settore della pubblicità digitale. «Mentre la tecnologia e il suo utilizzo crescono in maniera esponenziale, la pubblicità diventa anche un mezzo per migliorare la realtà che ci circonda. D’altra parte, il mercato avanza richieste importanti: qualità, trasparenza e misurabilità. E com’è chiaro ormai, in questo scenario, il mobile continua a essere foriero di scenari e linguaggi inediti». Sono quattro le tendenze evidenziate da La Carpia: l’iterazione, ossia il senso di attesa continua e ripetuta generata da una creatività pubblicitaria; l’atomizzazione, ovvero la scomposizione in elementi più piccoli della creatività; la scelta e l’immersione, ossia la possibilità di passare dal modello di video breve a un modello di video breve scalabile, dotato di contenuti aggiuntivi e personalizzati e, infine, la giusta calibrazione del peso della creatività pubblicitaria. Di intelligence end-to-end ha parlato invece Rita Sonnenwirth, Senior Client Insights Manager EMEA & APAC, soffermandosi sull’importanza dei test comparativi e delle misurazioni per l’elaborazione di una strategia pubblicitaria efficace. In particolare, Sonnenwirth ha approfondito i casi di Head & Shoulders, McDonald’s e Lego, che hanno migliorato i propri risultati utilizzando Creative Lab e Brand Pulse di Teads. Infine, sono stati presi in esame altri casi di importanti aziende clienti, come Stella Artois, Actimel e Hogan, che hanno partecipato con successo al programma Atelier. Prosegue nel frattempo la crescita di Teads che, secondo quanto dichiarato da Caiazzo a margine dell’evento, registra un andamento positivo: «La nostra crescita deriva dal fatto che i nostri clienti non ricorrono solo alle nostre soluzioni display finalizzate alla brand awareness ma anche agli strumenti di performance. Un contributo importante alla nostra espansione è dato infatti da True Visits». La strategia della società prevede quindi l’allargamento del proprio raggio d’azione tramite lo sviluppo di prodotti dedicati alla parte bassa del funnel. A dimostrazione di questo piano, tra la fine di quest’anno e l’inizio dell’anno prossimo è previsto il lancio di un nuovo strumento di ottimizzazione delle lead.

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