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09/11/2018
di Cosimo Vestito

L'Out-of-Home è diventato mobile. Parola di Clear Channel

Intervenuto a IF! Italians Festival, Carlo Rinaldi, Director Marketing & Innovation della società, illustra sfide e opportunità della nuova pubblicità esterna

L'Out-of-Home è diventato mobile. Può sembrare un ossimoro, invece è la nuova frontiera della pubblicità in affissione. Lo ha spiegato Carlo Rinaldi, Director Marketing & Innovation di Clear Channel, nel suo intervento al IF! Italians Festival, tenutosi oggi presso lo spazio Base di Milano. Grazie alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione, da alcuni anni l'affissione sta attraversando un'intensa fase di rinascita, tuttavia, sono molte le sfide che il comparto ancora presenta, sia sotto il profilo creativo sia media. «La chiave per questo genere di comunicazione è l'intimacy, ossia l'instaurazione di una relazione sempre più stretta con il consumatore attraverso contesti e messaggi coinvolgenti "one-to-you", con palinsesti sempre più personalizzati», ha spiegato Rinaldi. Sono molteplici i livelli su cui si è evoluta la pubblicità Out-of-Home. Comunicare con velocità oggi significa farlo in tempo reale ma le nuove tecnologie stanno già rendendo concreta la predittività degli impianti, che diventeranno in questo modo intelligenti. I contenuti, inoltre, da lineari stanno diventando dinamici, ovvero capaci di modificarsi in diretta a seconda del contesto. Un cambiamento che riguarda anche i formati, non sono più utilizzate infatti semplici immagini statiche ma video che si arricchiscono di contenuti contestuali. Vi è infine l'aspetto della programmazione, che da manuale diventa automatizzata con l'impiego dell'Intelligenza Artificiale. In questo modo la pubblicità diventa un contenuto media su misura, inserito in un palinsesto creativo, flessibile e misurabile. «Gli impianti out-of-home sono ora in grado di dialogare con gli altri mezzi, e quindi anche con gli smartphone, creando l'"effetto wow" e viralità dei messaggi. L'intereazione con gli schermi mobile, il coinvolgimento dal vivo, i sensori di movimenti sono solo alcune opportunità concesse dalla tecnologia che ora ci consentono di attivare una comunicazione arricchita e immersiva», ha concluso Rinaldi.

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