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11/10/2018
di Lorenzo Mosciatti

Engage Conference: il branded content tra arte e scienza

Come si crea un branded content vincente? Si parte da un foglio bianco e si dà spazio alla fantasia, o c’è dell’altro? Se ne è parlato all'evento organizzato a Milano da Engage

Come si crea un branded content vincente? Si parte da un foglio bianco e si dà spazio alla fantasia, o c’è dell’altro? Secondo Tommaso Ricci, Head of Social di Y&R, ospite di Engage Conference 2018 “Content is King”, «le agenzie pubblicitarie devono necessariamente partire da un'analisi del target sempre più accurata, per capire dove sta andando, quali sono le sue passioni. E per impostare così la creatività adatta ad essere pianificata su tutte le piattaforme dove l'azienda vuole essere presente». A Engage Conference 2018, evento dedicato quest’anno proprio al ruolo del contenuto nei progetti di comunicazione di successo, dopo i primi interventi della mattinata (qui il resoconto), Ricci è stato impegnato in un confronto che ha visto protagonisti anche Emanuele Landi, Executive Director of Media Sales & Partnership di FOX Networks Group Italia Giorgio Corradini, Country Manager di Seedtag. Dal punto di vista di Emanuele Landi, «i broadcaster come Fox devono investire in contenuti di sempre maggiore qualità per cercare di conquistare l'attenzione del pubblico con storie audaci, ingaggianti, ma anche stranianti e spiazzanti. D'altronde viviamo in un mercato dove player come Facebook e Google più che contenuti sono in grado oggi di vendere attenzione». Giorgio Corradini si è invece soffermato sull'importanza dell'elemento visuale nella comunicazione. «L'impatto dell'immagine sui consumatori è sempre più rilevante, come dimostra il successo di Instagram».  Partendo da questa considerazione Seedtag «è stato capace di dare vita con le immagini ad un nuovo media dove le aziende possono pianificare i banner pubblicitari». In generale, qualsiasi attività di content non può prescindere da una spiccata progettualità: ne ha parlato a Engage Conference Adrian Sordi, co-Founder e Ceo di Hoopygang, piattaforma di influencer relationship management (IRM) e media agency. Con lui si è affrontato un aspetto sempre più al centro dell’attenzione in ambito Social Influencer Marketing: parliamo del delicato rapporto tra dati e creatività e della sempre più stringente relazione tra questi due aspetti che sembrano essere così agli antipodi. Un approfondimento sull’equilibrio tra produzione e modalità di distribuzione dei contenuti ha visto poi Massimo Pattano, Marketing Manager di 4W MarketPlace, confrontarsi con Andrea Pia, VP Client Services Italy di AKQA. Insieme i manager hanno evidenziato come il giusto mix tra creatività e tecnologia può facilitare il raggiungimento degli obiettivi di brand. Un impegno che le due realtà partner perseguono con costanza.  

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