17/10/2025
di Andrea Di Domenico

Il 91% delle PMI italiane crede che l’intelligenza artificiale migliorerà la pubblicità digitale

Secondo una ricerca di Amazon Ads, la grande maggioranza dei marketer vede nell’AI un motore di crescita per la comunicazione e la pianificazione pubblicitaria. Il 52% utilizza già strumenti basati su intelligenza artificiale

AI e pubblicità, le PMI ci credono. Foto di Fauxels (via Pexels.com)

Le piccole e medie imprese italiane guardano con grande interesse all’intelligenza artificiale, anche nel campo della pubblicità. Lo dimostra una nuova ricerca di Amazon Ads, secondo cui il 91% dei responsabili marketing delle PMI è convinto che l’AI nella pubblicità contribuirà a sostenere la crescita futura, permettendo di dedicare più tempo ad attività strategiche. Inoltre, il 52% delle PMI in Italia sta già utilizzando o testando attivamente strumenti AI per finalità pubblicitarie.


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Sbloccare nuove opportunità di crescita

L’indagine, condotta da Opinium per Amazon Ads su un campione di 300 responsabili marketing B2C di PMI italiane, evidenzia come l’adozione dell’AI possa far risparmiare circa 4,7 ore a settimana – l’equivalente di 25 giornate lavorative l’anno – nella creazione e gestione delle campagne. Il tempo liberato verrebbe reinvestito nello sviluppo commerciale (30%), nella formazione dei team (20%) e nell’esplorazione di nuovi canali (20%).

Le aziende si attendono anche una riduzione dei costi pubblicitari del 24,7% nel prossimo anno, grazie all’efficienza garantita dall’AI. Tra i vantaggi più citati: creazione automatizzata di asset visivi (38%), analisi dei dati (36%) e automazione delle attività ripetitive (30%).

L’AI pubblicitaria in azione

Tra chi utilizza già soluzioni basate su intelligenza artificiale, le applicazioni più diffuse riguardano la generazione automatica dei testi (10%), la creazione di asset visivi (7%) e l’audience targeting (6%). Le aziende si aspettano inoltre che l’AI le aiuti a raggiungere nuovi mercati – il 41% punta a espandersi a livello internazionale – e a velocizzare la produzione di contenuti creativi.

“Quando voglio investire in paesi di cui non conosco la lingua, l’AI e le traduzioni automatiche sono fondamentali”, spiega nella nota stampa diffusa da Amazon Ads Renata Guizzetti, Direttore Comunicazione di Sabbiarelli. “Il nostro brand trasforma la polvere di marmo di Carrara in un gioco creativo per bambini. Grazie all’intelligenza artificiale e alle soluzioni di Amazon Ads possiamo raccontare la nostra storia a nuove persone nel mondo, mantenendo viva la nostra artigianalità e unendo cultura, gioco e sostenibilità”.

Competenze e fiducia ancora da rafforzare

Nonostante l’interesse crescente, molte PMI riconoscono di avere ancora lacune di conoscenza. Il 28% si dichiara sopraffatto dal numero di strumenti disponibili, il 42% non sa da dove iniziare e il 26% si sente impreparato. Il 79% ritiene che una formazione specifica sull’uso dell’AI in pubblicità sarebbe molto utile.

Le imprese italiane vogliono comunque mantenere il controllo nelle fasi chiave: approvazione dei contenuti, allocazione dei budget e interpretazione dei contesti culturali. L’AI viene percepita come un alleato, non un sostituto, dell’esperienza umana.

“Sappiamo quanto sia prezioso il tempo per le PMI: ogni ora risparmiata è un’opportunità per innovare e rafforzare la relazione con i clienti”, commenta Ludovic de Valon, Director & GM, Product Marketing GTM & SMB Business di Amazon Ads. “Abbiamo integrato le funzionalità AI direttamente negli strumenti pubblicitari più utilizzati, come l’AI Image Generator e l’AI Creative Studio, per rendere la creazione di campagne più semplice ed efficace”.

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