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22/01/2020
di Vincenzo Stellone

Dentsu AN: la spesa adv globale a +3,9% nel 2020. Il digital crescerà del 10,5%

Previsioni meno rosee per l'Italia, dove il mercato è dato a -0,1%. Nel mondo l'online è trainato da mobile e video, mentre i media tradizionali vivono una debole ripresa

Dentsu Aegis Network ha distribuito i suoi forecast sulla spesa pubblicitaria globale per il 2020, che prevedono un -0,1% per il mercato italiano (la release di giugno 2019 parlava di un +0,6%), mentre per il mercato globale si parla di un +3,9% (era stato previsto a +4,1 a giugno). Il valore della spesa pubblicitaria a livello globale sarà pari quest’anno a 615,4 miliardi di dollari, sostenuto da una serie di eventi sportivi e politici chiave, come le Olimpiadi di Tokyo e le Paralimpiadi 2020, i Campionati europei di calcio UEFA e le elezioni presidenziali statunitensi. Dentsu Aegis stima che le sole elezioni statunitensi porteranno fino a 10 miliardi di dollari in più al mercato pubblicitario. La crescita prevista per il 2020 si tradurrà in pratica in ulteriori 23,3 miliardi di dollari in tutto il mondo.

Il capitolo italiano

Come detto, il nostro mercato è dato in decrescita per quest’anno, o meglio anche per quest'anno. Dentsu Aegis Network, infatti, prevede un -0,1%, rivedendo a ribasso le precedenti stime. Ma DAN fa anche un’ulteriore analisi. Su questo dato pesa - e non poco - il divieto imposto alla pubblicità delle aziende operanti nel betting. “Ha fatto notizia in tutto il mondo l’entrata in vigore in Italia di un divieto imposto sulla pubblicità del gioco d’azzardo lo scorso luglio. Si prevede che tale divieto costerà al mercato pubblicitario e delle sponsorizzazioni nel Paese tra i 150 e i 200 milioni di euro di ricavi all’anno”, specifica in merito il forecast.

Tra i mezzi svetta il digital

Secondo i forecast sulla spesa pubblicitaria globale di Dentsu Aegis Network, il digital dovrebbe crescere quest'anno del 10,5%, alimentato dagli investimenti che in tutto il mondo si stanno dirottando sui dispositivi mobili. DAN prevede, in particolare, che tre quarti della spesa in digital advertising sarà destinata ai device mobili nel 2020. All'interno del perimetro “mobile”, la crescita sarà guidata - sempre secondo i forecast DAN - da display e search, soprattutto a causa dell'auamento che sta registrando il business del mobile commerce. In ogni caso, ci si attende una crescita anche dall'online video, voce per la quale si prevede un +14,6% nel 2020.

In (debole) ripresa anche i mezzi tradizionali

Mentre il digitale ha dominato la crescita della spesa pubblicitaria negli ultimi anni, e - come detto - continuerà a farlo nel 2020, i mezzi pubblicitari tradizionali solo ora cominciano a registrare segnali di ripresa. In particolare, DAN prevede che la tv - che nel 2019 dovrebbe essersi attestata su un -1,8% - manterrà quest’anno circa un terzo (31,5%) della quota pubblicitaria globale e crescerà dello 0,6%. Per la radio, l’analisi dichiara che nel 2020 aumenterà il fatturato dell'1,7%, con un aumento di due punti percentuali rispetto al dato negativo dello scorso anno. Un capitolo del forecast è poi dedicato all’OOH, un media che grazie al digital ha fatto notevoli passi avanti. “Il Digital Out-Of-Home consente ai professionisti del marketing di andare oltre il semplice targeting della loro pubblicità per migliorare l’esperienza del cliente con tecnologie come la realtà virtuale e il riconoscimento facciale”, si legge nel report. In conseguenza a questo, dice ancora il report, l’OOH ha registrato un incremento del business negli ultimi anni e si prevede che crescerà del 2,4% nel 2020. Male invece la stampa, con quotidiani e magazine previsti rispettivamente a -7,1% e -6,3% nel 2020.

Le previsioni sul 2021

Per quanto riguarda il prossimo anno, i forecast di DAN vedono la spesa pubblicitaria globale in crescita del 3,3%, mentre il nostro Paese sarà ancora in calo. La spesa pubblicitaria in Italia nel 2021 è infatti prevista a -0,6%. Rispetto ai mezzi, sarà infine sempre il digital a primeggiare nel 2021 con un incremento pari al +9,5%.

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