Earth Day: un’analisi di Captify evidenzia le "contraddizioni" della Generazione Greta
I giovani italiani sono generalmente più attenti al cambiamento climatico rispetto alla media globale, ma indagando i comportamenti di ricerca e consumo emergono alcuni paradossi, specialmente in ambiti altamente impattanti sull’ambiente come Moda e Viaggi
I giovani italiani sono generalmente più attenti al cambiamento climatico rispetto alla media globale (fonte: Millennial e GenZ Survey 2022 di Deloitte) tanto che il termine eco-ansia è entrato nel vocabolario Treccani come “la profonda sensazione di disagio e di paura che si prova al pensiero ricorrente di possibili disastri legati al riscaldamento globale e ai suoi effetti ambientali”. Per la Gen Z il cambiamento climatico supera per preoccupazione temi come la disoccupazione e il costo della vita. Eppure, se indaghiamo i comportamenti di consumo di questa fascia di popolazione, questa dichiarazioni non riflettono pienamente la realtà. Anzi mostrano una contraddizione trasversale a diversi ambiti e settori.
Questo almeno è quanto sembra emerge da un’analisi a cura di Captify, multinazionale specializzata nella Search Intelligence, che in vista dell’Earth Day 2023 (22 aprile) ha voluto approfondire questa tensione tra le preoccupazioni rispetto al cambiamento climatico e le effettive abitudini di consumo dei giovani italiani. In dettaglio, Captify ha passato al setaccio il comportamento online della cosidetta "Generazione Greta", per capirne meglio i valori ma anche interessi e consumi, trovando una serie di apparenti paradossi. La Generazione Greta, infatti, può manifestare per il clima e volare via il giorno dopo per un weekend fuori porta: secondo i dati di Captify, il volume delle ricerche di biglietti aerei da parte di questa fascia d’età è aumentato del 45% nel 2022.
"Abbiamo realizzato questo studio per comprendere come la ‘Generazione Greta’, così impegnata sul fronte del clima, possa essere altrettanto contraddittoria nelle sue scelte di consumo", spiega Nelson Gregory Francesca, Sales Director di Captify Italy. "Si tratta di una generazione che chiede alle aziende di prendere forti impegni in campo ambientale pena il boicottaggio delle stesse, ma che è anche in grado di far emergere marchi di abbigliamento come Shein, che - dice il manager - sappiamo avere un'impronta disastrosa in campo ambientale. Le ricerche sui marchi di fast fashion sono più che raddoppiate in un anno, il che è un fatto abbastanza paradossale se relazionato ai messaggi che veicolano. Allo stesso tempo, possiamo notare che in alcuni settori come la tecnologia, la Generazione Greta sta adottando nuove modalità di consumo, su tutte l’acquisto di prodotti ricondizionati”.
Moda: per la second-hand fashion un ruolo di secondo piano
Secondo i dati raccolti da Captify il primo criterio di scelta nell’acquisto di un prodotto di moda rimane il prezzo, una tendenza rinforzata dall’aumento dell’inflazione. In questo contesto si nota un incremento delle ricerche second-hand fashion del 32% nel 2022, con Vinted che rappresenta il portale più desiderato dalla Gen Z (con il 51% delle ricerche complessive). A fare la parte del leone, però, è sempre il fast fashion. È questo il segmento con i maggiori tassi di crescita, come dimostra la traiettoria di ricerche che riguardano Shein (+222%) o Stradivarius (+175%). Numeri che non ammettono grandi repliche ed evidenziano i paradossi di consumo delle generazioni future in uno dei settori più critici per il futuro del pianeta.
Viaggi: il boicottaggio dei viaggi aerei rimane un miraggio
Le cose non cambiano quando si sposta l’attenzione sul comparto dei Viaggi. I giovani sono naturalmente più rispettosi dell'ambiente rispetto ad altre generazioni (possiedono meno auto prediligendo mezzi di trasporto come bicicletta, mezzi pubblici o sharing). Ma quando si tratta di andare in vacanza, la Generazione Greta non può fare a meno dell’aereo, specialmente dopo il periodo Covid che ha comportato la chiusura e la diminuzione dei viaggi nei cieli. Nel 2022 il treno è il mezzo più ricercato per gli spostamenti a lungo raggio (40%), davanti ad aerei (33%) e bus (27%), ma se si analizzano gli incrementi delle ricerche, a primeggiare sono proprio gli aerei (+45%), mentre i treni si fermano al +23%.
Tecnologia: la rivincita dei prodotti ricondizionati
Anche se un vero e proprio cambio di mentalità e nelle abitudini di consumo dei giovani non potrà avvenire da un giorno all’altro, Captify ha registrato cambiamenti positivi nelle abitudini di consumo dei più giovani in alcuni settori come quello tecnologico.
In questo scenario le ricerche della Generazione Greta per prodotti high-tech ricondizionati sono lievitate del 43%, con smartphone e computer che sono assoluti protagonisti. L’impressione, però, è che per un reale cambio di paradigma, serva un maggiore impegno di brand e aziende attraverso una costante sensibilizzazione del consumatore.