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11/01/2019
di Alessandra La Rosa

Dentsu AN aggiorna al ribasso le stime pubblicitarie sull'Italia: +0,8% nel 2019

A giugno pronosticato un +1,1%. Intanto, a livello globale, si prevede un +3,8%, a 625 miliardi di dollari. Continua l'avanzata del digital, trainato da mobile e video

Dentsu Aegis Network rivede le proprie stime per il mercato pubblicitario globale. Stime che disegnano una modesta crescita del comparto, con un +3,8% nel 2019, anno in cui la pubblicità nel mondo toccherà i 625 miliardi di dollari di spesa, riflettendo un ambiente economico relativamente positivo e una generale progressiva ripresa. Il trend di crescita globale, in ogni caso, rallenta rispetto alle performance dello scorso anno (+4,1%), mentre risalirà nel 2020, in cui la holding prevede un +4,3%. La forza dominante negli investimenti pubblicitari resta il digital, che si prevede supererà per la prima volta quest'anno la quota del 40% della spesa complessiva. Negli Stati Uniti, si stima che il mezzo nel 2019 supererà la tv. E a proposito di tv, Dentsu AN prevede il mezzo quest'anno arrivi a coprire solo un terzo della spesa adv globale, la fetta di mercato più bassa dai primi forecast della società effettuati nel 2000. La crescita della spesa adv televisiva scenderà al +0,5% quest'anno, ma dovrebbe riprendersi un po' nel 2020, con un +1,6%. Il canale con i più rapidi tassi di crescita resta invece il mobile: Dentsu AN prevede che la pubblicità su smartphone e tablet aumenterà del 19,2% nel 2019. All'interno degli investimenti digital, invece, è l'online video a registrare le performance di crescita migliori, con un incremento di un quinto nel 2019, trainato dalla popolarità dei servizi di streaming e dalle abitudini di consumo sui dispositivi mobili.

I dati sull'Italia

All'interno delle sue analisi, Dentsu Aegis Network offre anche alcune previsioni sui principali mercati pubblicitari. Tra questi, c'è anche l'Italia. Il nostro Paese ha messo a segno nel 2018 performance migliori rispetto agli ultimi pronostici della holding (ufficializzati lo scorso giugno): + 1,6% contro 1,4%. Ma per l'anno appena cominciato, invece, l'aggiornamento è al ribasso: se a giugno la società stimava un +1,1%, adesso prevede un +0,8%. Per il 2020, infine, si prevede un miglioramento della crescita, a +1,6%.

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