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30/10/2019
di Lorenzo Mosciatti

Come sarà il negozio del futuro? La risposta in uno studio di Ipsos

La ricerca è stata commissionata da Axis Communications, azienda operativa nel mercato della videosorveglianza di rete

Negozi eco-compatibili che consentano di esprimere la propria individualità attraverso prodotti personalizzati, consigli e strumenti digitali. È questo il profilo dello store di domani che emerge dal nuovo studio “Il Negozio del Futuro in Italia”, commissionato a Ipsos da Axis Communications, azienda operativa nel mercato della videosorveglianza di rete che offre soluzioni intelligenti per il miglioramento della sicurezza e l’ottimizzazione delle prestazioni aziendali, basate su piattaforme aperte, flessibili e totalmente adattabili. Circa il 40% degli intervistati indica l’ecologia o la personalizzazione dei prodotti come innovazioni prioritarie per i prossimi anni. Lo store del domani dovrà anche offrire alcuni dei vantaggi tipici del canale online. Quali? Ad esempio, la possibilità di risparmiare tempo attraverso aree di ritiro degli ordini online (priorità per il 19% dei clienti) o la presenza di casse mobili (17%), ma sempre mantenendo la dimensione umana e un’atmosfera piacevole, in particolare grazie alla musica che migliora l’esperienza di acquisto per il 75% degli intervistati. I risultati della ricerca confermano il consolidarsi della multicanalità come modalità di scelta e acquisto ma con una preferenza ancora marcata per il punto vendita fisico. Ben il 57% degli intervistati ha dichiarato che il negozio fisico e il sito internet sono complementari, ma quasi un italiano su tre (33%) preferisce invece il negozio fisico. C’è solo, infine, un 10% che predilige fare acquisti online.

Negozio fisico o negozio online?

Il negozio fisico viene apprezzato per l’immediatezza della fruizione del bene (86%), per la possibilità di vedere, toccare e provare il prodotto (85%), per la consulenza fornita dal personale di vendita (79%), con il quale si possono stabilire relazioni, e per l’assenza di costi di spedizione. Il canale online viene invece più spesso utilizzato da chi non ha necessità/voglia di stabilire contatti umani (70%). All’online viene poi attribuita una più ampia offerta (62%), la disponibilità di informazioni e la possibilità di risparmiare tempo (62%).

Negozio fisico come momento di svago: un’opportunità in più

Se alla domanda per quale motivo ci si reca in un negozio, il 71% ha risposto con la motivazione più che ovvia di effettuare l’acquisto, interessante è soffermarsi sulle percentuali di altri rispondenti. Il 36% considera la visita in negozio un’occasione per raccogliere informazioni, facendo un sopralluogo, il 18% lo ritiene invece un momento di svago. Ed è proprio anche sul concetto di divertimento che si possono aprire nuovi scenari per il retail nazionale. Il cosiddetto showrooming è vissuto anche come attività di intrattenimento, soprattutto tra le generazioni più giovani. Prendendo in esame lo spaccato generazionale infatti, sale al 27% la percentuale degli intervistati appartenenti alla Generazione Z (18-24 anni) per i quali il tempo trascorso in negozio è soprattutto un momento di piacere e divertimento. Tale percezione rappresenta un'opportunità per i retailer di attrarre gli acquirenti e indurli all’acquisto, capitalizzando sul ruolo del personale di vendita e individuando nuove dinamiche di interazione per la prova di prodotto.

Cosa si attendono gli shopper dal negozio fisico del domani

Gli acquirenti del futuro cercheranno nello shopping il divertimento ma con un’attenzione importante per il rispetto dell'ambiente, della natura e per l’origine del prodotto. Il 78%, infatti, ha dichiarato di essere preoccupato per la questione ambientale e il 73% afferma di fare attenzione alla provenienza dei prodotti. Cresce inoltre, sempre di più, la voglia di non omologarsi grazie ad articoli personalizzati e originali. Il 74% dei clienti retail coinvolti nell’indagine ha dichiarato di voler avere uno stile del tutto personale senza assomigliare agli altri. Un desiderio molto diffuso soprattutto fra i più giovani che apprezzano la possibilità di essere coinvolti in prima persona nella creazione di un articolo, addirittura attraverso concorsi indetti da designer e stilisti o con l’ausilio di stampanti 3D. L’aspettativa principale del cliente è quella di vivere il momento della visita e dell’acquisto sul punto vendita in maniera più rilassata e personale: da shopping experience a human experience. L’82% degli intervistati considera l’atmosfera generale un elemento importante sentirsi in totale comfort all’interno del punto vendita. Un ambiente accogliente che vede nella musica un asset decisivo: ben 3 intervistati su 4 dichiarano che una musica adatta ai propri gusti contribuisca a rendere l’esperienza nel negozio positiva. Lo store del futuro non potrà ovviamente prescindere dall’innovazione tecnologica: strumenti per prove prodotto più immersive, soluzioni di gestione dei momenti di picco dell’affluenza e opzioni di check-out intelligenti rappresenteranno certamente fattori importanti su cui costruire un’accoglienza e consulenza personalizzata, in cui l’armonia degli spazi e il contatto umano rivestono un ruolo fondamentale. “Il punto vendita fisico è in costante evoluzione, raccogliere informazioni per comprendere i trend e le esigenze dei consumatori in anticipo diventa vitale per essere competitivi sul mercato. Con le nostre telecamere di rete, grazie alle applicazioni retail, siamo già in grado di fornire ai retailer dati fondamentali per migliorare la propria offerta, nel rispetto della privacy dei clienti”, spiega Pietro Tonussi, Business Development Manager di Axis Communications. "La tecnologia deve però essere guidata dalle persone. Con questo nuovo studio abbiamo quindi voluto offrire al mondo retail un’analisi di scenario, con l’obiettivo di dare spunti di riflessione da cui partire per l’ottimizzazione dei risultati sul punto vendita e di porci come partner strategici di consulenza a supporto dei nostri clienti”.

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