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di Lorenzo Mosciatti

I social più credibili per gli acquisti che per informarsi. Lo dice Blogmeter

Cantanti, giornalisti e scrittori sono i personaggi di cui ci si fida di più, musicisti e personaggi della tv risultano invece i più seguiti

Perché gli italiani usano i social media e quali sono i loro impieghi nella vita di tutti i giorni? Se lo è chiesto Blogmeter, la società italiana operativa nella social media intelligence. Per rispondere a queste domande la società, che festeggia quest'anno 10 di vita, ha condotto la ricerca “Italiani e Social Media”, intervistando 1500 residenti in Italia, un campione rappresentativo (per sesso, età e area geografica) degli iscritti ad almeno un canale social. Lo studio di Blogmeter non si sofferma sulle stime di volume: sono infatti già molte e diversificate le fonti che forniscono dati circa l’impiego dei social media, ma si concentra sui “perché”: che relazione hanno i social media con le relazioni personali, con gli acquisti, con l’informazione? A chi crediamo nel sempre più pesante overload informativo? A chi dedichiamo più tempo?

Social di cittadinanza e social funzionali

Blogmeter ha indagato approfonditamente l’utilizzo dei social media da parte degli intervistati, arrivando a identificare due tipologie di social: quelli di cittadinanza e quelli funzionali. Ci sono social che usiamo tutto il giorno, più volte al giorno e più volte a settimana: questi sono i social di cittadinanza che contribuiscono a definirci nel nostro agire digitale, di cui Facebook è il maggiore rappresentate (ben l’84% degli intervistati ha dichiarato infatti di utilizzarlo più volte al giorno); gli altri sono YouTube, Instagram e Whatsapp. Ci sono poi i social funzionali, nel senso che soddisfano un need specific. I principali sono, sempre secondo i risultati della analisi di Blogmeter, Google Plus, Twitter e Linkedin (rispettivamente il 40%, il 35% e il 31% degli intervistati afferma di usarli saltuariamente). Le aziende che utilizzano i social come strumenti di lavoro devono quindi decidere quando porsi nella veste di “compagni di strada” degli utenti e quando invece diventare dei risolutori di bisogni specifici, se vogliono parlare con efficacia ai loro consumatori.

I più abbandonati e l’utilizzo per fasce di età

Dalla ricerca emerge che gli italiani non hanno remore a disiscriversi dai social. Il social più abbandonato in assoluto è Tinder: ben 3,5 italiani su 10 dichiarano di essersi iscritti e poi cancellati. Seguono Snapchat, con il 25%, e Pinterest e Twitter, con il 10%. In termini di età, i risultati dell’analisi dimostrano che al crescere dell’età decresce il numero di social ai qualisi è iscritti: nella fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni, la media di social e servizi di messaggistica posseduti è superiore a 7, dopo i 45 anni, invece, si scende a 3 canali. I giovanissimi, gli utenti di età compresa tra i 15 e i 17 anni, dichiarano inoltre di dedicare più tempo a Instagram e YouTube, ma al crescere dell’età subentrano Facebook (18-24enni) e televisione (per gli italiani dai 35 anni in su).

Perché si utilizzano i social media?

Tra le motivazioni più gettonate spiccano la curiosità e l’interesse (ben il 21% degli utenti ha dato questa risposta). Il 17% ha risposto che lo scopo di utilizzo è legato alla creazione di relazioni nuove e personali, mentre il 14% afferma di utilizzarli per svago o piacere. È interessante notare, sottolinea  Blogmeter, come il 4% degli intervistati pensa che sia inevitabile iscriversi ai social. Indagando le ragioni dell’utilizzo di un determinato social, Facebook si conferma il principale social network per tutti gli obiettivi. Dopo Facebook, tra gli altri social media, emerge TripAdvisor per leggere recensioni, YouTube per informarsi, mentre per seguire brand e personaggi celebri gli intervistati preferiscono Instragram.

I social e gli altri media

Se da un lato Facebook si configura come il social a cui dedichiamo in assoluto la maggior parte del tempo, dall’altro canali di comunicazione più tradizionali come la televisione e i magazine continuano a mantenere una forte credibilità anche tra gli utenti del web. Infatti, gli intervistati considerano come assolutamente credibili per informarsi tv e stampa, mentre al contrario ritengono poco affidabili Facebook, YouTube e i Blog. Quando però si tratta di acquistare, i canali che gli italiani digitalizzati considerano più attendibili sono i siti di acquisti online (Amazon e eBay) e siti di recensione (TripAdvisor), e non più quindi la tv e la stampa.

L’importanza delle celebrities e degli influencer

Nell’ultima parte della sua ricerca, Blogmeter ha esplorato il mondo delle celebrities e degli influencer. Se cantanti, giornalisti e scrittori sono i personaggi di cui gli intervistati dichiarano di fidarsi di più, musicisti e personaggi della tv risultano i più seguiti (secondo il 33% del campione). Tra le personalità più seguite spiccano Belen, Vasco Rossi e Gianni Morandi. Tra gli sportivi Valentino Rossi, Buffon e Del Piero. Dall’analisi emerge anche che il rapporto con gli influencer è però sfaccettato: se fan-base e credibilità sono aspetti non sempre correlati, età e numero di influencer seguiti sì. I giovani seguono un numero maggiore di personaggi appartenenti a categorie diverse, mentre invecchiando si diventa più selettivi. Le aziende devono quindi comprendere bene a quali target ci si rivolge nella scelta di un determinato influencer.

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