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23/01/2020

KFC torna online e su affissioni con Isobar e Simple Agency. Budget 2020 in crescita

L'azienda quest'anno sperimenterà la pianificazione sull'addressable tv e valuta azioni su TikTok. La nuova adv al via a febbraio

Sta per prendere il via una nuova campagna pubblicitaria di KFC, che sarà lanciata a febbraio. Lo ha anticipato ad Engage Nicoletta Pirro Ruggiero, Head of Marketing and Communication di KFC Italia, in occasione di Colonel’s Kitchen, l’iniziativa con cui KFC Italia si apre ai suoi stakeholder facendoli entrare nella cucina dei ristoranti.

KFC Italia guarda all'addressable tv e a TikTok. Budget in crescita

Per quanto riguarda la creatività, «La prossima campagna vedrà ancora una volta come protagonista il Colonnello Sanders e sarà sempre all'insegna dell'ironia e del divertimento» racconta Nicoletta Pirro Ruggiero (trovi qui l'articolo sulla campagna dello scorso anno, che era stata dedicata a San Valentino). Il media mix non cambia rispetto agli anni scorsi ma guarda comunque alle ultime evoluzioni del mercato, mantenendo sempre come principale obiettivo quello di una maggior awareness: «I media su cui puntiamo sono il digital e le affissioni. Con le prossime campagne andremo a sperimentare anche una pianificazione su addressable tv. La nostra strategia punta sui video, che sono diffusi sul web, con display e programmatic, e sui canali social, da Facebook a Instagram. Stiamo valutando un'eventuale attività su TikTok, dove dovremo studiare dei contenuti ad hoc», spiega la manager. Saranno diverse le adv che saranno online e su ooh nel 2020: «Nell'anno lanceremo tre campagne mentre siamo sempre attivi sui mezzi drive to store, come Waze». La creatività è sviluppata da Isobar, agenzia digitale globale del gruppo Dentsu Aegis Network, e la pianificazione è a cura di Simple Agency, sempre parte del gruppo. A livello internazionale, l'azienda ha aperto una gara media, che non ha coinvolto il nostro Paese (ne abbiamo parlato qui). «Il budget che KFC dedica alla comunicazione è in crescita. Puntiamo a incrementare la nostra copertura a lanciare altre campagne e altri prodotti», conclude Nicoletta Pirro Ruggiero.

Il progetto Colonel’s Kitchen

Colonel’s Kitchen è l’iniziativa con cui KFC Italia si apre ai suoi stakeholder (istituzioni, media, partner, fornitori e familiari e amici delle persone che lavorano nei ristoranti) facendoli entrare nel cuore della sua attività, la cucina dei ristoranti. L’obiettivo è mostrare in modo diretto e trasparente come i prodotti, ed in particolare il pollo fritto di KFC, vengono preparati ogni giorno. Gli ospiti delle visite alla Colonels’ Kitchen vengono accompagnati nelle cucine dai direttori dei ristoranti che illustrano l’intero percorso che il pollo compie, da quando viene consegnato, fino a quando viene venduto al cliente. L'incontro è stata anche l'occasione per raccontare il progetto Harvest, col quale la realtà recupera e dona le eccedenze dei suoi ristoranti. «Il segreto del pollo fritto di KFC è nella qualità della materia prima e di tutti gli ingredienti che vengono utilizzati per la preparazione. Ma è soprattutto nel rigore, nella cura e nella passione con cui i cuochi KFC lo preparano al momento, ogni giorno, nelle cucine dei ristoranti. Colonel’s Kitchen è un invito ad entrare nelle nostre cucine per osservare direttamente il processo di preparazione del pollo in tutti i suoi passaggi: dalla panatura alla cottura e fino alla composizione dei bucket, i contenitori grazie ai quali fin dai tempi del Colonnello Sanders si condivide il piacere dell’irresistibile pollo fritto di KFC», spiega Corrado Cagnola, AD di KFC Italia. Nata negli Stati Uniti nel 1930, Kentucky Fried Chicken conta oggi 23.000 ristoranti in 140 paesi e dà lavoro a 800.000 persone nel mondo. KFC è una società del gruppo Yum! Brands Inc. che comprende anche i marchi Pizza Hut e Taco Bell. Con più di 48.000 ristoranti in oltre 145 Paesi, Yum! Brands è una delle più grandi aziende della ristorazione al mondo. In Italia KFC arriva nel 2014 e conta oggi 40 ristoranti in 12 regioni tutti gestiti in franchising: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Veneto. Il numero di addetti è di circa 1000 unità. Il giro d’affari annuo medio per ristorante (vendite) è di 1,6 milioni di euro.

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