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29/08/2019
di Caterina Varpi

Google for Jobs nel mirino dell'Antitrust Ue

La Commissione ha avviato un’indagine preliminare per verificare se BigG non stia abusando della sua posizione dominante per favorire il suo servizio di ricerca di lavoro a spese dei concorrenti

Dopo le indagini su Adsense, Shopping e Android, che hanno visto infliggere a Google multe per un totale di 8,25 milardi di euro, BiG torna di nuovo nel mirino dell'Antitrust Ue, questa volta per Google for Jobs. La Commissione ha avviato un’indagine preliminare per verificare se Google non stia abusando della sua posizione dominante per favorire il suo servizio di ricerca di lavoro a spese dei concorrenti. All’inizio di questo mese, 23 siti web di ricerca di lavoro europei hanno sollecitato la Commissione europea a ordinare temporaneamente a Google di interrompere il servizio e di aprire un indagine. Se, dopo le prime ricerche ci saranno le basi, Bruxelles potrebbe aprire una procedura formale alla fine della quale Google potrebbe essere condannata a pagare un'altra multa. Ieri, il Commissario per la Concorrenza Margrethe Vestager durante una conferenza a Berlino ha espresso preoccupazione per la possibilità di pratiche anticoncorrenziali da parte del gigante del web.

Google Fo Jobs

Lo strumento di BigG dedicato alla ricerca del lavoro, attualmente non attivo in Italia, è stato lanciato due anni fa e ha suscitato numerose lamentele da parte dei rivali in merito a comportamenti anticoncorrenziali. Da qui la richiesta di intervento alla Commissione Europea. Google Fo Jobs raccoglie annunci di lavoro e li classifica per posizione, skills e area geografica e sta ricevendo consenso da parte degli utenti. Alla base del servizio c’è un alto tasso di disintermediazione: chi cerca lavoro entra in contatto direttamente con chi lo offre., tagliando fuori le figure intermedie.

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